In tanti lo cercano, in molti lo corteggiano. Ed è giusto che sia così, dopo la grande annata disputata con la maglia granata. Una stagione da vero capitano, che nei momenti di difficoltà - nessuno può scordare il periodo di magra antecedente alla sconfitta nel derby d'andata - ha saputo caricarsi il 'macigno' sulle spalle. Compattando il gruppo, con l'ausilio dei vari Moretti, Gazzi, Vives e Bovo: luogotenenti silenziosi.
Il Galatà è tornato alla carica, dicono, ma l'offerta presentata è pressoché identica a quella mostrata un mese fa: . Una proposta che i granata non presero neppure in considerazione. Glik ribadisce ogni giorno quale sia la sua priorità: ''Restare al Torino''. Per scrivere un altro piccolo (ma grande) pezzo di storia. Per vedere ''magari tra una ventina d'anni'' il suo nome inciso sulla maglia, vicino agli altri grandi ex giocatori del Toro.
E se invece - caso remoto - il suo nome non dovesse comparire, siamo certi che ci penseranno i tifosi stessi a scriverlo. Magari a penna, magari all'altezza del petto e non a ridosso dell'addome. Per Glik è il capitano della gente e quelle quattro lettere sono ormai incise nel cuore del popolo granata.
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