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Serie A: quando i cambi in panchina sono una svolta

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Campionato / Quest'anno ci sono stati ben 8 cambi in panchina, e in tutti i casi il cambio è stato positivo
Gualtiero Lasala Redattore 

Il campionato di Serie A, quest'anno, ha visto un gran numero di cambi in panchina: sono ben 8 gli esoneri dall'inizio della stagione ad oggi, e l'ultimo di questa lista è proprio quello che riguarda il Torino, che ha sostituito Mihajlovic con Mazzarri. In tutti i casi degli esoneri, chi è subentrato in panchina è riuscito a fare meglio - a volte anche in modo molto netto - rispetto al predecessore: questo porta a pensare che le società che hanno operato un cambio lo abbiano fatto in maniera attenta e soprattutto puntuale.

Il primo allenatore ad essere stato esonerato in Serie A è stato Rastelli, tecnico alla guida del Cagliari per otto giornate: al suo posto è arrivato Diego Lopez, che ha avuto subito un impatto positivo sulla squadra isolana. Infatti Lopez ha una media - ad oggi - di 1,20 punti a partita, in confronto allo 0,75 del suo predecessore. Stessa storia per il secondo allenatore esonerato in Serie A: via Baroni, dentro De Zerbi per il Benevento. Se Baroni non era riuscito a conquistare neppure un punto, il nuovo tecnico delle "Streghe" ne ha ottenuti ben 7, dando un gioco ed un'identità precisa alla squadra.

Grande la differenza tra Davide Ballardini e Ivan Juric sulla panchina del Genoa: l'ex allenatore del Crotone, dall'inizio dell'anno, aveva totalizzato soltanto 0,50 punti in media a partita, mentre Ballardini è arrivato ad avere un punteggio di 1,50 punti, il triplo rispetto al predecessore. Ma parlando di grande differenza, non si può non ci tare il caso dell'Udinese: con Del Neri, la squadra guadagnava circa 1 punto a partita, mentre con la nuova guida di Oddo la media è di 2,10 - per altro molto alta.

Tra gli ultimi esoneri c'è stato quello di Bucchi, che aveva una media di 0,75 punti a partita, ed è arrivato Iachini: l'ex tecnico del Palermo ha ottenuto una media di 1,22 punti per match, quasi il doppio. Anche se Gattuso ha avuto un inizio difficile, sta facendo meglio di Montella: l'attuale allenatore del Siviglia aveva infatti una media di 1,42 punti per partita, mentre Gattuso è arrivato a 1,62.

Si arriva, infine, agli ultimi due esoneri: Davide Nicola, ad onor del vero, ha consegnato le dimissioni, e il suo successore - Walter Zenga - ha ottenuto circa 1 punto per partita, contro lo 0,80 dell'ex granata. Come detto all'inizio, è stato Mihajlovic l'ultimo allenatore della Serie A ad essere stato allontanato: il serbo aveva una media per partita di 1,31, mentre il nuovo arrivato Mazzarri, con quattro partite all'attivo, ha una media di 2 punti per match.

L'equazione, quindi, ha un risultato semplice: molto spesso le squadre in difficoltà ricorrono ad un cambio in panchina che non porta frutti, mentre quest'anno è stato l'esatto opposto per tutte le squadre del campionato. In particolare per Mazzarri e Zenga c'è ancora molta strada da fare, essendo loro arrivati da poco, ma sono senza dubbio sulla strada giusta.

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