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Tameze cuore Toro: duttile e disponibile, un punto fermo da cui ripartire

Tameze cuore Toro: duttile e disponibile, un punto fermo da cui ripartire - immagine 1
Oggi la lente di ingrandimento viene puntata sull'ex-Hellas Verona. Il centrocampista francese si sta rivelando fondamentale per i granata
Enrico Penzo
Enrico Penzo Redattore 

Adrien Tameze, prelevato dall'Hellas Verona durante la sessione estiva di calciomercato, si sta rivelando un tassello fondamentale per la squadra. Fortemente richiesto da Ivan Juric il classe '94 è arrivato a Torino per portare fisicità ed esperienza al centrocampo granata. Già dalla conferenza stampa di presentazione il giocatore aveva impressionato l'ambiente per la grande umanità e disponibilità che è trasparita dalle sue parole: "Posso fare tutto, dipende cosa serve alla squadra. Il mio ruolo preferito è il centrocampista, quando c’è bisogno posso giocare in altre posizioni. Mi piace stare in gruppo e aiutare il compagno. Porterò il mio modo di essere e di lavorare, il mister ci chiede tanto e io porterò positività". Parole che nell'ultimo periodo si sono concretizzate in fatti: durante le ultime due partite giocate il giocatore è sceso in campo come braccetto di destra nella difesa a tre. Un ruolo completamente nuovo per lui e nel quale non ha assolutamente sfigurato.

La duttilità di Tameze, un grande valore aggiunto per un Toro con poche alternative

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Tameze nel corso della propria carriera ha sperimentato molteplici posizioni in campo. Come da lui dichiarato, già a Verona lo stesso Juric spesso lo schierava in più zone: dalla difesa alla trequarti in base alle necessità della squadra. Nel calcio moderno la duttilità in un giocatore è un'abilità determinante, che spesso può fare la differenza. Il classe '94 è un valido rappresentante di questa capacità di gioco. Grazie alla sua intelligenza tattica riesce ad adattarsi velocemente ai cambiamenti e a leggere le giocate avversarie in qualsiasi zona del campo. Per confermare ciò basta analizzare l'ultima gara da lui disputata. Partito come braccetto destro nella difesa a tre composta da Schuurs e Rodrgiuez, Tameze ha dimostrato grande attenzione e cura ai dettagli, riuscendo a mantenere la posizione senza grandi sbavature, nonostante non si trattasse assolutamente del suo ruolo. L'unica imprecisione è avvenuta in occasione del gol avversario: è stato lui a toccare all'indietro la palla inavvertitamente, sanando la posizione di Kean.

Tameze cuore Toro: duttile e disponibile, un punto fermo da cui ripartire - immagine 1

L'accelerata di Tameze: a Settembre era il giocatore più in ritardo

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Tameze da quando è arrivato a Torino si è messo a completa disposizione della la squadra. A confermarlo è l'interessante percorso in crescendo che il giocatore ha compiuto. Il classe '94 con la divisa granata non era partito con il piede giusto, disputando una partita tutt'altro che brillante al suo esordio stagionale contro il Cagliari, poi pareggiata per 0-0. Persino il tecnico Ivan Juric al termine della gara, non aveva speso parole positive nei confronti dell'ex-Hellas Verona: "In ritiro Adrien è arrivato in condizioni non buone, deve lavorare tanto e stare molto attento a come vive per tornare il Tameze che volevamo. Sta patendo un po’. So quello che ci può dare Tameze, ma si deve mettere a posto”. Discorso che ha distanza di tempo si è rivelato necessario, visto che da quel momento il giocatore si è reso protagonista di un progressivo miglioramento, che ha portato il tecnico a fidarsi di lui a tal punto da schierarlo come difensore. Adrien Tameze potrebbe rappresentare un solido punto di riferimento per questo Toro, che da ormai diverse giornate sembra completamente smarrito.