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Torino-Cagliari 1-2, le statistiche: sardi concreti, i granata ci provano invano

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La squadra di Juric ha creato ma i rossoblù hanno retto ed hanno saputo pungere i granata al momento giusto

Marco De Rito

"Il primo gol davvero brutto. In seguito abbiamo avuto una grandissima reazione sul piano del gioco: occasioni, traverse, Cagliari schiacciato. Siamo riusciti a segnare e le sensazioni erano positive. Poi bisogna capire cosa non è andato dopo il loro secondo gol", così Ivan Juric analizza Torino-Cagliari che è stata persa dalla sua squadra. Effettivamente, se si analizzano le statistiche, il tecnico ha ragione.

MOLE DI GIOCO - Il Toro ha creato ma il Cagliari ha retto ed ha saputo pungere i granata al momento giusto. I padroni di casa sono stati superiori in quasi tutti gli indicatori: 15 tiri (6 in porta) contro 11 (5 in porta). Le occasioni da gol sono in parità (7 a testa) ma anche sui corner il Torino è stato superiore: 4 contro 3. Dal punto di vista difensivo Gleison Bremer e compagni hanno effettuato 66 recuperi, rispetto ai 62 degli avversari. Ma Alessio Cragno ha fatto 5 parate, contro le 3 di Vanja Milinkovic-Savić. Quest'ultimo dato fornisce un segnale di quanto sia stato decisivo il portiere dei sardi.

ATTEGGIAMENTO - Sul possesso palla la squadra capitanata da Andrea Belotti ha tenuto la sfera per il 57% del tempo, di cui per il 53% nella metà campo avversaria. I rossoblù hanno tenuto il pallone per il 43% e per il 63% l'hanno effettuato nella propria metà campo. Un atteggiamento completamente diverso tra le due squadre, che trova riscontro anche nelle statistiche del baricentro. Nell'arco di tutti i 90' il Toro ha avuto un baricentro superiore alla propria metà campo (56,96 m nel primo tempo e 54,66 m nella ripresa), mentre i sardi al contrario sono rimasti dentro la propria metà campo (44,41 m nella prima frazione di gara e 48,28 m nel secondo tempo).

Numeri che spiegano bene l'andamento del match. Il Torino ha provato a vincere, ha fatto più tentativi per andare in porta ma le disattenzioni sono state molte e sono costate caro. La squadra di Walter Mazzarri invece è stata tatticamente più intelligente, è stata solida e vigile in difesa, soprattutto grazie a un superlativo Cragno, e ha colpito i granata sfruttando le loro debolezze.

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