TATTICA

PERCHÉ NO - Di quanto sia difficile giocare contro le squadre di Claudio Ranieri ha già parlato Juric in conferenza stampa. Non a caso, perché anche il Cagliari si presenterà all’Olimpico Grande Torino con un modo di giocare improntato alla compattezza. I granata di Juric hanno sempre dimostrato di subire in maniera particolare le squadre chiuse che non lasciano spazi nei pressi dell’area di rigore e il Cagliari non dovrebbe fare eccezione.
SEGNALI

PERCHÉ SÌ - Un altro motivo per credere nel Toro viene dai segnali mostrati nella pre-season. Ad eccezione di un attacco non così prolifico - di cui ha parlato proprio Juric in conferenza - i granata hanno dimostrato di essere una squadra molto competitiva e pronta ad affrontare il campionato. La gara di Coppa Italia contro la Feralpisalò ha dato ulteriori conferme in questo senso: in attesa degli ultimi rinforzi, il Torino c’è e vuole partire con il piede giusto.
FORMAZIONE

PERCHÉ NO - Ciò che preoccupa Juric, oltre all’assenza di Djidji che accorcia le rotazioni per la difesa, la partenza di Singo ha momentaneamente depauperato il reparto degli esterni. Juric si presenta alla partita col Cagliari con gli uomini contati (Bellanova e Vojvoda), che in una fase in cui la condizione atletica non è ancora delle migliori può essere un gran problema.
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