Il ritorno da allenatore
—Passano gli anni. Nicola ha appeso le scarpe al chiodo. Si è levato la divisa da giocatore, così come l'elastico. Ha deciso di restare nel mondo del calcio, ma nella veste di allenatore. Col suo carisma e la sua grande capacità motivazionale, Nicola si è preso prepotentemente la nomea di "allenatore dei miracoli", quelle delle salvezze impossibili. Quelle ottenute prima a Crotone nella stagione 16/17 (non senza tragedie) e successivamente quella con il Genoa nell'annata 19/20. Qui il legame con il Torino torna a vibrare. I granata iniziano la stagione 20/21 con Giampaolo, ma l'ex allenatore della Sampdoria viene sollevato dall'incarico a gennaio. Cairo si affida in fretta a e furia a Nicola per traghettare i piemontesi verso la salvezza. Nicola riesce nel compito, raccogliendo un Torino demoralizzato e terzultimo con 13 punti. I granata raccolgono 24 punti, chiudendo a 37 punti. La salvezza è siglata, l'ennesimo incarico portato a termine. Le strade però tra le parti si dividono nuovamente: Cairo opta per l'ingaggio di Juric, Nicola invece salverà ancora la Salernitana e l'Empoli, diventando definitivamente il tecnico delle salvezze estreme. Ora siede e a Cagliari e sarà l'avversario del Torino, ma non ne sarà mai il nemico.
I precedenti contro il Torino
—Da tecnico Nicola ha affrontato il Torino in undici occasioni. La prima volta risale alla stagione 2011/2012 e il tecnico piemontese allenava il Lumezzane. Si trattava di un turno di Coppa Italia, che i granata vinsero per 1-0. Il bilancio è negativo, sono ben sei le sconfitte contro il club piemontese, quattro i pareggi. C'è solo una vittoria da registrare: risale al campionato precedente, quando Nicola allenava l'Empoli. I toscani vinsero contro i granata per 3-2 in quell'occasione.
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