Ecco perché oggi serve assolutamente per la squadra di Mazzarri una vittoria capace di alimentare autostima e ridare quella sicurezza in campo smarrita nelle ultime due partite. Mazzarri dovrà studiare al meglio alternative ai problemi legati ad esempio ai calci da fermo. L’unico in grado di tirare bene le punizioni è Falque, ancora fermo, ed è innegabile che sprecare delle occasioni con un nulla di fatto con tiri sulla barriera fa diminuire una pericolosità in attacco dei granata già deficitaria per i pochissimi cross dal fondo che non arrivano mai in area avversaria.
A questo Toro manca la corsa sulle corsie e buttare palloni in area per il Gallo Belotti e sugli angoli per le torri granata, chiamasi Nkoulou, Meitè, Ola Aina. Contro un Chievo Verona, relegato ancora all’ultimo posto in classifica, vedi penalizzazione per le vicende bilanci, il Toro non può assolutamente sbagliare nulla. Deve entrare in campo sfoderando rabbia e grinta e gol. Non deve far altro che buttare il cuore oltre l’ostacolo e tornare a far sorridere i tifosi.
In attesa del ritorno di Falque, forse oggi si siederà in panchina, e della possibile defezione di De Silvestri, ( per Ansaldi si parla di un suo ritorno tra venti giorni) Mazzarri non ha poi tante soluzioni rispetto alla rosa attuale. Quindi sarà facile vedere Berenguer a sinistra e Ola Aina a destra mentre la mediana dovrebbe essere formata da Meitè, Rincon e Baselli con Soriano fantasista in aiuto di Belotti. Ma la sorpresa potrebbe essere quella del giovane Lukic in mezzo al campo con ai suoi fianchi Meitè e Rincon. Baselli si giocherebbe il posto con Soriano nel ruolo di rifinitore e incursore. Quello che il Toro non deve fare e lasciare troppo solo e isolato al suo destino capitan Belotti. Anche contro l’Atalanta la fase di attacco granata è mancata completamente, nessuna azione avvolgente capace di sorprendere gli avversari. Quindi se manca la fantasia per far andare in gol il Gallo o qualsiasi altro giocatore questo Toro deve mettere più palloni in area con traversoni da sinistra e da destra cercando di mettere in difficoltà la retroguardia avversaria.
Occhio ai tanti ex granata attualmente al Chievo: si parte da Sorrentino, si passa da Rossettini a Birsa e si arriva a Meggiorini e Pellisier.
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