Focus on / Un’analisi dell’avvio di stagione del Torino: Belotti è il solito trascinatore, ma le alternative in attacco scarseggiano
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la prima cosa che non va è la Società, che in 15 e più anni non ha mai fatto un salto di qualità organizzativo, anzi…
la seconda è il centrocampo, uno dei più scarsi della serie A, in perenne difficoltà nell’impostare, assistere, imbeccare e finalizzare; il fatto che non si veda l’ora che rientri Baselli la dice lunga sulle mai risolte problematiche di questo reparto
Torino, a bilancio Verdi è costato 21,4 milioni: Aina 9,8 e Djidij 3.
Il bilancio 2019 del Torino dà conto esatto degli acquisti espressi dai granata nel periodo. Così Simone Verdi è stato iscritto a registro per 21,4 milioni di euro: l’obbligo di riscatto è stato certo fin dalla data di contabilizzazione e inserito nel 2019. Poi 9,8 per Ola Aina, 3 per Djidji, 2,3 per Ansaldi, 1 milione per la contro-opzione di Bonifazi (poi venduto) e un altro per il rendimento di Izzo.
L’ho scritto in un altro articolo, ma a mio avviso tra le cose che non vanno anche una certa superficialità nelle scelte dei giocatori (questa volta non guardo di ruoli, ma la disponibilità)… I dettagli sempre fanno la differenza! Una squadra, tutto sommato di seconda fascia (ad essere ottimisti), come il Toro attuale è assurdo che ad ogni pausa per le nazionali perda 12/13 elementi (oltre il 50% dell’organico) perchè richiamati in nazionali spesso penose. Nell’acquisto di giocatori tutto sommato mediocri o appena sopra perché non preferire un giocatore italiano (o appartenente ad una federazione di primo livello), anche proveniente da serie inferiori, piuttosto che un Kosovaro, neppure titolare nella sua nazionale, ma convocato ad ogni occasione? A parità di prestazioni non lo perderesti per gli allenamenti del club per oltre un mese su otto, non rischieresti infortuni e quant’altro con il giovamento di poter lavorare sugli schemi da proporre in campionato con l’80% della rosa.
Attenti! Se si acquistassero Barella e Pellegrini, ben vengano le convocazioni in Nazionale, ma al momento….
P.S. non me ne voglia Vojvoda, giocatore che stimo (é solo uno dei tanti esempi di “sostituibilità” con un compagno esente da impegni extraclub)
Soldi, qualità, competenza, scouting e ambizione. Questi, nell’ordine, sono gli elementi che determinano la “forza” di una Società e quindi di una Squadra. Nel Torino, in proporzioni variabili, sono tutti fattori carenti. A Società mediocre corrisponde squadra mediocre. Relazione di causa ed effetto. Il resto è un misto di speranza e casualità. SFT.
In difesa i due centrali devono ancora crescere nella lettura delle situazioni e rodriguezal momento nullo. In mezzo rincon fa quello che può ma in attesa di baselli…provare Ansaldi come regista?i piedi li avrebbe
Il ruolo del play devi avercelo dentro, non è una questione di piedi buoni e basta. Devi essere allenatore in campo, saper dettare i tempi, fare sempre la scelta giusta in velocità traducendola in giocata, con precisione. È un lavoro soprattutto di testa che va poi finalizzato bene grazie alle capacità tecniche che, certo, devono essere importanti. Ansaldi non può fare il play, non perché sia scarso tecnicamente, anzi, ma da il meglio nella giocata individuale e in potenza. Rincon sa leggere le situazioni difensive, magari vede bene anche il gioco di costruzione ma non ha i mezzi tecnici per tradurlo in calcio giocato efficace. Baselli gli ruberà il posto molto presto, anche se nel gioco di Giampaolo lo vedo più al posto di Lukic, Segre può rappresentare una valida alternativa ad oggi. Ma se si vuol far decollare davvero il gioco per come lo intende Giampaolo bisognerà intervenire sul mercato in modo deciso e mettendo mano al portafogli per prendere un Torreira o un giovane di grandissima qualità. Rincon, Baselli, Segre e chiunque altro in rosa sarebbero comunque scelte forzate.