Ha cambiato parecchio la sua squadra tra primo e secondo tempo, anche nei concetti. Ha iniziato con il blocco dello scorso anno e poi è passato a novità...“Approcciarci a una squadra come il Torino ci aiuta a capire la categoria. Nel primo tempo abbiamo usato una squadra che segue alcune idee di gioco. Nel secondo tempo abbiamo cercato delle soluzioni alternative ma siamo in fase di costruzione. Dobbiamo essere sognatori e ambiziosi ma anche realisti. Se non puoi stare dietro ai 400 watt al Tour ti stacchi, lo stesso accade nel calcio. Arriveranno tanti giocatori nuovi”.
Come ha visto il Torino?“Conosco bene Baroni, è un allenatore che ha fatto la gavetta. Arriva da allenare gruppi forti, come l'ultimo della Lazio. Ho già visto che ha sperimentato. Ho visto un Torino che propone un gioco relazionale, in cui è fondamentale l'interscambiabilità dei ruoli. Ho anche visto una bella gestione della palla che porta tanti uomini sulla linea di difesa avversaria. Il Torino sarà un problema per tutti, poi logico che la squadra ha bisogno di tempo per assimilare le idee di Marco”.
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