L'italo-argentino è stato allo stesso tempo bollato come mela marcia in più di uno spogliatoio e in un'ipotetica ottica di approdo in granata, questo dato deve far riflettere. Il carattere di Osvaldo potrebbe diventare un problema, la sua presenza potrebbe infrangere uno spogliatoio ad oggi in perfetto equilibrio. Creando un danno, anziché portare un valore aggiunto alla squadra.
Ammettendo, invece, che arrivando alla corte di Ventura, Osvaldo inizi a rigare (sempre) dritto, rimarrebbe da sciogliere il nodo legato all'ingaggio. Il giocatore in questo momento guadagna più del doppio (quasi il triplo contando i bonus) rispetto al tetto ingaggi imposto da Cairo.
Dunque, ci sono ben due problemi, ben die ostacoli da superare. Nell'ipotesi che il giocatore non intacchi gli equilibri del gruppo, ammesso e non concesso che il patron granata voglia fare un'eccezione rompendo per l'occasione il limite salariale predisposto. Allora, solo allora, potremo dire: "Osvaldo al Toro? Si può fare". Ma non prima. Per il resto, prima regola del calciomercato, fino al gong tutto é possibile.
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