Facciamo il punto della situazione dopo un susseguirsi di voci, dichiarazioni, smentite e aperture. Giornate caldissime all'ombra della Mole
Sebbene l'inverno sia alle porte e sebbene quest'autunno stia facendo segnare temperature piuttosto fredde, la temperatura all'ombra della Mole è altissima complice la questione societaria del Torino. Quale futuro per i granata? La domanda è ormai sulla bocca di tutti e ha travalicato ampiamente i confini della città sabauda. In tanti chiacchierano sul futuro del Torino, le voci di un'imminente cessione di Urbano Cairo si susseguono. Così come arrivano puntuali smentite e aperture da parte dei diretti interessati. Insomma, la situazione è in divenire, qualcosa sembra muoversi. In questo fine settimana così importante per la stagione sportiva del Torino e per la storia di Cairo come presidente granata (lunedì 2 dicembre diventerà il più longevo della storia) ci sembra corretto fare un punto della situazione e rispondere alla domanda: che cosa sappiamo fino a questo momento?
Contestazione sempre più aspra
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Sappiamo in primo luogo che la piazza è stufa della presidenza di Cairo. La fetta dei contestatori si sta ampliando in modo netto settimana dopo settimana e quel 75% di favorevoli alla presidenza Cairo - percentuale più volte menzionata dall'imprenditore alessandrino per evidenziare che la contestazione arrivava da una minoranza rumorosa - appare sempre più logoro. A dimostrazione di quanto scritto ci sta la dura contestazione di domenica scorsa prima di Torino-Monza. E anche domenica contro il Napoli è atteso un clima pesante intorno al Torino. La contestazione è quindi del tutto divampata, tra striscione fuori il Filadelfia e in centro a Torino. Il filo rosso che unisce tutti è uno solo: Cairo vendi il Torino, Cairo vattene.