CAMBIO DI MARCIA - A livello sportivo, come detto, la direzione intrapresa sembra finalmente quella giusta e con l'andare delle settimane Cairo è stato bravo a sostenere le scelte interne del mister. Il cambio in corsa dello staff medico e il miglioramento delle strutture al Filadelfia dimostrano la voglia di permettere a Juric di lavorare al meglio delle proprie possibilità. In questo senso è andato anche il mercato di gennaio, fatto di investimenti intelligenti come Samuele Ricci e scommesse interessanti come Demba Seck. Tutto sommato, per quest'anno, il voto è sufficiente ma ora sta a Cairo indicare la strada da seguire per il futuro. Juric chiede di non accontentarsi dell'aurea mediocritas e di puntare ad un piazzamento europeo: si galleggerà ancora o si proverà il salto di qualità fallito nelle scorse stagioni? Nel frattempo è passato un altro anno in cui il Torino non ha fatto passi in avanti per quanto riguarda le strutture: il Robaldo continua ad essere poco più di un miraggio ed è inaccettabile vedere la seconda Primavera più scudettata d'Italia costretta a giocare a Biella. Serve una svolta anche in quest'ambito per far ripartire definitivamente il Toro.

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