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Torino, Maripan: “Europa? Dobbiamo crederci. Su Aboukhlal…”

Enrico Penzo
Enrico Penzo Redattore 
Il difensore cileno traccia un bilancio positivo del precampionato, elogia il lavoro di Baroni e rilancia le ambizioni granata: «Serve fiducia per puntare in alto»

Guillermo Maripán non ha dubbi: il Torino deve puntare in alto, con coraggio e fiducia. Il centrale cileno, tra i leader silenziosi dello spogliatoio granata, ha parlato in conferenza stampa in occasione del doppio test col Monaco, la sua ex squadra, lasciandosi andare a considerazioni sulla squadra, sui nuovi innesti, sull’allenatore Baroni e sugli obiettivi per la stagione ormai alle porte. Il cileno all'inizio dell'intervista ha fatto il punto della situazione dopo il ritiro precampionato: "Abbiamo fatto un buon ritiro, con queste amichevoli abbiamo anche preso un po' di ritmo partita. Queste gare ci hanno anche aiutato ad assimilare le idee del mister. Sono positivo per la stagione perchè vedo che la squadra sta bene".

Maripan: "Sono arrivati giocatori forti. Mi piace il gioco di Baroni"

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Guillermo Marián si è espresso anche sui nuovi acquisti, ritenendosi sorpreso: "Sono arrivati giocatori forti che dovranno aiutare la squadra ad alzare il livello. In difesa ho giocato con Ismajli e posso dire che è forte". Poi, sempre sul nuovo compagno di difesa: "Ardian è un calciatore forte, in campo comunica anche bene e questo è fondamentale per un difensore". Successivamente si è parlato di Aboukhlal, giocatore che durante la propria esperienza in Francia Maripan ha già affrontato: "Aboukhlal è un giocatore che mi piace tantissimo, sa attaccare la profondità e puntare l'uomo". La conversazione si è poi spostata sul nuovo allenatore, Marco Baroni: "Mi piace la sua idea di calcio, vuole un gioco facile e diretto da capire. Mi chiede di fare il difensore ed essere leader della squadra". Infine su Ngonge e Israel: "Ngonge è molto bravo, dobbiamo fare meglio della scorsa stagione offensivamente. Israel ha qualità importanti. Penso possa essere un buon numero uno come lo è stato Milinkovic-Savic. Israel oltre ad essere forte ha anche personalità, ma noi abbiamo diversi portieri forti: anche Paleari sta facendo bene".

Maripan: "Si può essere capitano anche senza fascia, la personalità ti rende leader"

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Maripan ha poi parlato anche dei ragazzi più giovani: "Quando si è giovani le opportunità sono meno, ma bisogna essere bravi a sfruttarle. Il calcio è così, l'ho detto ai ragazzi più giovani e ho detto loro anche di stare tranquilli. Devono allenarsi bene e mostrare il proprio valore quando sono chiamati in campo". Il cileno si è poi soffermato su Gabellini, protagonista di un ottimo precampionato: "Gabellini è un ragazzo che capisce il calcio, un vero bomber. L'ho visto bene in tutte queste amichevoli". La conversazione ha poi toccato i temi della leadership, qualità che a Maripan non manca: "Per me si può essere capitano anche senza fascia, è la personalità che ti rende leader, non un pezzo di stoffa.

Maripan: "Dobbiamo credere di poter andare in Europa"

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Maripan ha poi parlato a tutto tondo della sua esperienza a Torino e di cosa l'ha colpito: "Mi ha sorpreso lo spirito del Toro, la grinta che i tifosi ci chiedono di mettere in campo. Sono elementi che caratterizzano anche me, mi piacciono ambienti come quello granata". Assieme al cileno si è poi parlato di obiettivi e qui, Maripan è stato ben chiaro: "Sarò soddisfatto se il Torino a fine stagione arriverà il più in alto possibile. Da quando sono arrivato ho subito pensato che il Torino debba stare il più in alto possibile in classifica. C'è una buona squadra, un buon allenatore, ci manca solo un po' la fiducia. Dobbiamo credere di poter andare in Europa, perchè abbiamo tutto". La conversazione si è poi spostata sullo scorso campionato, concluso in maniera negativa: "L'anno scorso abbiamo avuto un andamento troppo discontinuo. Siamo partiti nel modo giusto, poi abbiamo avuto un calo. A gennaio di nuovo bene, poi abbiamo terminato male. Così non va bene, bisogna avere un rendimento più lineare. Quest'anno bisogna trovare la continuità". Infine sul calendario della prossima stagione: "È difficile, ma personalmente penso sia meglio così. Iniziare con una partita difficile ti permette di cominciare il campionato con la giusta mentalità".