Questo può fare la differenza, perché se sbagliano tutti davanti tu puoi ancora fare qualcosa. "Il portiere deve esserci sempre per fare la differenza. Quello è il punto di essere il portiere, dipende tutto da te. Per questo è un ruolo bellissimo".
Adesso ti sono arrivati tanti complimenti, però in passato hai ricevuto tante critiche. "Non mi interessa, io sono molto fuori media, non parlo mai, non mi piace. Cerco di farmi la mia vita, dare il massimo e non leggere niente, non mi interessa proprio niente".
Per te questa è una rivincita contro chi dice che non saresti arrivato? "Non so chi lo diceva".
Ma hai sofferto? "Non mi interessano proprio. Se uno mi dice "bravo" gli dico grazie, se mi dicono che ho fatto male li ringrazio comunque. Tanto ci sarà sempre qualcuno che ti dirà che hai fatto bene, qualcun altro che sei stato fortunato e il terzo che ti critica".
Che rapporto hai con Vanoli? "È come deve essere. Ma non solo io: tutta la squadra ha un bel rapporto con il mister".
Lui ti ha spronato, dice che puoi sempre fare di più. "Anch'io lo credo. In questo momento sta andando bene però puoi fare sempre di più".
Cos'è cambiato secondo te? "Niente. Sono lo stesso di 4 anni fa".
Con 4 rigori parati sei un pararigori. Qual è stato il più bello? "Contro l'Atalanta".
Il ciclo della nazionale ti ha chiamato in questo periodo? "No".
Cosa dobbiamo aspettarci da questa decisiva parte finale del Toro? "Non so se è la domanda giusta per me, dovete chiedere al mister".
Visto che lui è sempre evasivo... "Anch'io (ride, ndr.)".
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