Torino-Roma 0-1, le statistiche: quello granata è un possesso sterile

"Abbiamo regalato un gol, come contro il Napoli. Non può succedere ma sta succedendo spesso. Poi abbiamo avuto qualche palla gol con Pellegri e Miranchuk. Non siamo riusciti a fare gol contro una Roma che si è chiusa e ci aspettava. I regali si pagano ed è giusto così", ha commentato Ivan Juric al termine di Torino-Roma, terminata con una vittoria degli ospiti. I capitolini si sono chiusi bene, come ha affermato il tecnico croato, ma i piemontesi hanno creato poco nonostante l'ampio possesso palla.

L'atteggiamento delle due squadre in Torino-Roma

Il Torino tiene maggiormente il possesso palla (56%) ma per il 57% nella propria metà campo. Il dominio territoriale dei granata è stato 52%, mentre quello dei giallorossi 48%. Ma sull'indice di pericolosità i giallorossi fanno meglio, anche se di poco: 53% contro 54%. Ma è un indicatore che i padroni di casa, nonostante abbiano tenuto in mano il pallino del gioco, non sono riusciti a rendersi pericolosi per gli avversari. La Roma ha tentato più volte di tirare in porta: 7 contro 9. Anche se i tiri in porta sono rimasti fermi a uno per entrambi i club. I giallorossi sono riusciti a concretizzare il rigore, si sono resi maggiormente pericolosi con un maggior numero di conclusioni e azioni da gol (3 per il Torino rispetto alle 6 della Roma) ma la precisione è mancata a entrambi i club.

Le due squadre pensano più a coprirsi

Due formazioni che hanno pensato maggiormente a difendersi piuttosto che ad attaccare e lo confermano i dati della difesa, oltre i negativi numeri in fase d'attacco. 71 i recuperi effettuati dal Toro e 63 dei capitolini. Un numero alto per tutte e due le formazioni che si sono impegnate al massimo in difesa facendo una prestazione quasi perfetta, anche se per il Torino grave l'errore di Perr Schuurs che è costato il gol del vantaggio giallorosso. Poca precisione e determinazione in attacco, anche analizzando i numeri, la sensazione è che Ricardo Rodriguez e compagni siano rimasti intrappolati nella tattica di José Mourinho.