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Torino, super Casadei: l’investimento azzeccato del mercato di gennaio

Simone Napoli
Torino e Vanoli si godono Casadei: il suo primo gol regala una vittoria decisiva per la salvezza

La vittoria di Monza restituisce a Vanoli tante note positive: il secondo successo consecutivo, che mancava ai granata da ben 24 partite - era la terza giornata di campionato e il Torino ad agosto vinse in laguna contro il Venezia dopo la vittoria con l'Atalanta - e soprattutto un Toro arrembante trascinato dai suoi nuovi acquisti. Elmas prima e Casadei poi sono risultati determinanti per infliggere l'uno-due per mettere KO il Monza: se il primo rappresenta già una certezza per il suo status e curriculum, per il secondo ci si poteva aspettare un impatto meno prorompente rispetto a quello che invece ha avuto in queste prime 4 giornate impreziosite dal gol in Brianza sotto la curva granata in trasferta che ha avvicinato il Torino verso la salvezza. Inoltre il gol è arrivato sotto gli occhi di Luciano Spalletti, presente allo stadio per seguire il match.

Ariete Casadei: centimetri, muscoli e quel gol da predestinato

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"Attacca con continuità l'area avversaria (sono sei i tiri tentati) e nel secondo tempo costringe Turati al grande intervento. E alla fine il gol arriva", poco importa se la svirgolata di Palacios gli ha spalancato la strada per arrivare a gonfiare la rete, Casadei era ancora, puntuale, nel posto giusto al momento giusto nell'area di rigore biancorossa per segnare. Questo è infatti quello che sorprende del giovane centrocampista granata, la sua presenza costante nei 16 metri avversari grazie ai suoi inserimenti senza palla: secondo i dati Opta, infatti, Casadei è il giocatore che ha giocato più palloni di tutti nell'area di rigore avversaria (8, almeno 3 in più di qualsiasi altro) e che ha tentato più tiri verso la porta (6, almeno 4 in più di qualsiasi altro) nonostante parta almeno 40 metri più indietro. Lo conoscevamo da quel Mondiale Under20 da protagonista e capocannoniere; da tempo i riflettori degli addetti ai lavori erano puntati su di lui, il Torino ci ha puntato fortemente battendo la concorrenza e sta già iniziando a raccogliere i frutti del lavoro fatto in questo mese. "Ha questa dote dei tempi d’inserimento, è nel suo dna e l’ha già dimostrato in passato. E si è visto anche oggi quante volte arriva in area, gli ho lasciato la libertà di attaccarla", ha dichiarato anche Vanoli nella conferenza stampa post partita elogiando le caratteristiche del suo ariete, la sua arma in più per riuscire a sfondare anche le difese più chiuse: con i suoi 192 centimetri di altezza, Vanoli gli ha affidato da subito il compito di agire da torre sui rinvii di Milinkovic Savic e soci e anche contro il Monza la sua fisicità si è fatta sentire dato che ha vinto 2 duelli aerei su 3, ma già nella partita contro il Genoa era andato vicino al gol con un paio di inserimenti pericolosi e in particolare con un colpo di testa terminato a lato di pochissimo. L'apparenza però non deve ingannare: nonostante la stazza, il classe 2003 granata ha da sempre avuto una grande facilità di corsa e velocità di gambe abbinata a quella velocità mentale che lo rendono un giocatore fuori dalla norma. Il Torino e Vanoli si godono e coccolano il nuovo gioiello granata che ieri contro il Monza ha trovato il primo gol speciale: la rete di Casadei che ha chiuso la partita è infatti la prima nella storia del Toro ad essere firmata da un giocatore italiano nato dal 2003.