Ma i nostri arbitri sono davvero in malafede o semplicemente per lo più incompetenti? La domanda ci appare sempre più lecita, settimana dopo settimana. E a farne le spese sono sempre gli stessi: i giocatori che vanno in campo e i tifosi che seguono e vivono per la propria squadra.Una ciliegina tira l'altra - si diceva -: sì, fino a quando non te le fanno andare di traverso. Vinto il derby, ecco che il Toro si ritrova a mandar giù un bocconcino che assomiglia più che altro ad un'amarena ammuffita. Di quelle proprio andate a male. Di quelle che: "Vieni a pescare con noi? Ci manca il verme!". Meglio fermarsi qui e non andare oltre. Tanto chi vuol capire, capisce.
Che l'ennesimo torto stimoli il Toro a correre, picchiare, caricare ancor più forte. Senza però mai perdere la lucidità, giocando con il giusto atteggiamento dal primo all'ultimo minuto. Perché la qualificazione europea è sempre lì a un passo, ma il margine di errore ora rasenta lo zero assoluto. Il Toro lo può e deve tagliare questo traguardo. Per dimostrare a tutti che il calcio, in fondo, è ancora uno sport onesto e giusto. Lo deve fare a testa bassa. Nonostante tutto, nonostante i furti.
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