Quello che dovrà far muovere l’ago della bilancia in favore granata sarà il gioco del centrocampo, dove la corsa in pressing dovrà essere asfissiante. Rincon, mai così in forma, e la fisicità di Meitè potrebbero fare la differenza in mezzo al campo, supportati da Baselli o da Lukic, mentre sulle fasce dovrebbero trovare posto sulla sinistra Ansaldi e sulla destra Ola Aina. In avanti il duo Belotti-Falque a meno che con il rientro di Zaza, dopo la squalifica, Mazzarri non abbia deciso di dare più potenza all’attacco facendo giocare in coppia con il “Gallo” il numero 11 granata. Già un attacco che non segna e Belotti è fermo dal 22 dicembre quando andò in rete contro il Sassuolo. Davvero troppo, ma chi può dare palloni giocabili per mandare in rete gli attaccanti granata? Potrebbero essere i due esterni con i cross in area, ma se ne vedono pochi, poi ci sarebbe la soluzione vista contro l’Udinese con Berenguer dal primo minuto al fianco di Falque con Belotti punta centrale, ma anche questa soluzione non ha prodotto gli effetti sperati. Ecco perché solo la corsa in moto perpetuo potrebbe essere la chiave giusta per mettere in difficoltà il Napoli. Piccola nota per dovere di cronaca: nelle ultime sette sfide tra Torino e Napoli i granata hanno conquistato solo un punto contro i 18 degli azzurri.
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