Se fin qui Niang ha convinto poco questa potrebbe essere la sua giornata, quella del suo rilancio. Il ragazzo sta ancora cercando di trovare la condizione giusta per esprimere il suo potenziale, che è enorme. Da lui compagni, allenatore e tifosi si aspettano grandi cose e sicuramente le farà vedere già questa sera. Piuttosto, se il Toro riuscirà a conquistare il centrocampo e a non farsi schiacciare troppo potremmo assistere ad una Juventus in difficoltà in fase difensiva. Anche se la squadra allenata da Allegri ha subito solo 3 gol dietro è stata sempre balbettante e incerta, e se ha subito poche reti è stato per lo più per colpevolezza degli attaccanti che si è trovata di fronte - che non hanno saputo inquadrare la porta - che per bravura dei suoi difensori.
Detto per inciso, il Toro con il suo potenziale in attacco può far male alla Juventus, a patto che sappia mantenere gli equilibri tra i reparti, aiutandosi l'uno verso l’altro, evitando errori come nel caso del pareggio di Quagliarella con la Sampdoria o eliminando quelle disattenzioni a centrocampo come contro l'Udinese, quando all'ultimo minuto Berenguer ha sciaguratamente perso palla innescando il contropiede friulano che non si è concretizzato in rete e in beffa solo per il salvataggio di Ansaldi.
Ci sarà sicuramente gran lavoro per la difesa granata e per i due centrali Moretti e N'Koulou ma non è detto che non possa addirittura esordire (si fa per dire) un veterano come Burdisso, che conosce molto bene Higuain. Sarebbe una sorpresa ma potrebbe starci. Inutile dire che tutti saranno sottoposti a gran lavoro con Molinaro e De Silvestri che dovranno cercare di non farsi sorprendere sulle fasce dai rispettivi avversari. Rincon su Dybala? Potrebbe anche essere una mossa azzeccata far mordere le caviglie dell’argentino dal venezuelano, così da smorzare sin dai primi minuti ogni tipo di fantasia bianconera. Oggi l’almanacco del derby recita che la Juventus ha vinto in campionato 82 volte contro le 56 del Toro. Bisogna iniziare a invertire la tendenza negativa. Toro, ora vai a vincere con l'orgoglio della tua storia, ma anche con la tecnica e l’impeto dei tuoi giocatori.
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