Poi certamente lode al Toro e a questi ragazzi che hanno giocato con la giusta concentrazione per centrare non solo il risultato che prenota la qualificazione quasi a occhi chiusi ma anche la prestazione atletica e di gioco. E' stato molto bello vedere, dopo 10 minuti di studio, il Toro in pressing costante per tutta la partita.
Se pensiamo al gol di Barreto e a come è nato possiamo capire quanto Ventura abbia lavorato sui ragazzi anche sugli schemi sui calci da fermo. La punizione battuta da Nocerino con la sovrapposizione di Bovo a sinistra e conseguente assist di quest'ultimo per il tocco di Barreto è stata concepita con la fantasia brasilera, Era tanto che in granata non si vedeva una punizione battuta con tale furbizia. Ecco queste sono le cose importanti più che i tre gol .
Vedere la capacità di essere squadra vera fatta di carattere, organizzata e con tanta fantasia. E se pensiamo che all'opera mancavano Quagliarella, Darmian, Cerci, Maksimovic, Sanchez Mino, Farnerud, possiamo capire quanto l'organico del Toro quest'anno sia completo e importante al di là della vittoria di oggi . L'innesto di Nocerino a centrocampo sta dando quell'esperienza e quella qualità che tanto mancava al Toro come ottimo è stato l'ingresso di Benassi a dieci minuti dalla fine , deciso e intraprendente, o la prova di Vesovic soprattutto nei recuperi difensivi. Molinaro? Un grande terzino che ha sfiorato pure il gol con una bella legnata di sinistro. Che dire della retroguardia granata: Bovo, Glik e Moretti hanno formato la solita cerniera difensiva invalicabile. Padelli è stato praticamente inoperoso ma sempre attento anche nei disimpegni. Bravo El kaddouri che è stato onnipresente a centrocampo.
Se teniamo conto che il Toro arriva da una preparazione durissima e che quindi la condizione è buona ma ancora non ottimale possiamo solo immaginare quando i granata raggiungeranno il Top della condizione psico fisica e di gioco quali soddisfazioni potranno regalare ai tifosi . La maturità raggiunta da questa squadra, grazie al suo maestro Ventura, sta proprio nella partita di ieri dove sebbene l'avversario fosse notoriamente più debole non lo ha mai preso sottogamba: questo è il segreto delle grandi squadre!
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