Quello che però preoccupa è il non gioco di questa squadra che ieri non affrontava l' Atalanta ma l'ultima in classifica. Nel primo tempo ancora una volta Sirigu si è reso protagonista di due belle parate e il Chievo ha spesso schiacciato i granata che sembravano abulici e disorientati soprattutto in mezzo al campo sia in fase di costruzione che in fase difensiva. A volte sembrava che i giocatori non tenessero le posizioni, mal disposti in campo, e sempre in difficoltà a trovare le giuste contromisure al Chievo, poi sempre poco reattivo sulle seconde palle. L'unica vera azione degna di nota, avvolgente come insegna il gioco del calcio è poi arrivata al 41' con Edera che mette in difficoltà la difesa avversaria dopo una bella manovra corale. Il primo tiro in porta del Toro arriva invece al 61' con azione personale di Belotti dopo azione personale ma il tiro è fiacco ed è parato da Sorrentino. Uno squillo che coincide con le prime difficoltà del Chievo a tenere il ritmo della partita e con il Toro più convinto di poter vincere. Entrati Zaza e Falque la partita ha girato poi per il verso giusto e si è visto come lo spagnolo sia assolutamente indispensabile per questo Toro. Lo stesso dicasi di Zaza, entrato con lo spirito giusto da Toro e da giustiziere.
Da questa vittoria si può essere contenti per i tre punti, per il risultato ma non per come è maturato. Il Toro non ha giocato bene e la squadra non sembra aver raggiunto un intesa tra i reparti. La vittoria può portare un po' di serenità ma occorre al più presto trovare l'assemblaggio giusto per correre di più in campionato e far sorridere i tifosi che amano questa gloriosa maglia granata. Già venerdì sera contro il Frosinone la sveglia deve suonare non solo per una vittoria risicata e sofferente ma con una grande vittoria convincente.
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