Tatticamente il Milan ha interpretato meglio la partita, il Toro è stato in campo per solo dieci minuti nei quali ha provato a spaventare l’avversario, poi la velocità degli attaccanti milanisti ha messo in difficoltà i più lenti difensori granata che non riuscivano a contenere le accelerazioni dei campioni rossoneri. Anche a centrocampo si è lasciata troppa libertà di impostazione ai centrocampisti che hanno fatto praticamente quello che volevano. Purtroppo non sempre abbiamo sfruttato a dovere i contropiede che abbiamo avuto vanificandoli spesso con passaggi sbagliati mentre quando siamo riusciti ad andare sulle fasce in area c’era il solo Bianchi attorniato da almeno tre difensori rossoneri.
Dal punto di vista fisico il Milan ha corso di più, ha corso meglio e ha fatto correre di più la palla cosa che ha stancato fisicamente i granata che si adopravano a cercare di chiudere gli spazi sprecando energie sia fisiche che mentali perché non sempre riuscivano nell’impresa di fermare i rossoneri.
Ma è dalle motivazioni che purtroppo è arrivata la sconfitta più netta, i giocatori del Milan per tutta la partita hanno profuso impegno su ogni pallone senza mollare mai di un centimetro, mentre i granata sono parsi già sfiduciati dopo il primo gol subito mentre al gol del due a zero è giunta la rassegnazione, da lì solo sporadiche iniziative individuali, certo che se l’esempio di tremendismo granata doveva venire dalla fascia del capitano che passeggiava per il campo…spero che abbia tenuto le energie per la partita di domenica prossima dove tutto il popolo granata lo aspetta finalmente decisivo.
Ora bisogna archiviare in fretta questa partita e concentrarsi su quella decisiva contro un Siena che oggi è parso appesantito dalle libagioni Pasquali e dalla classifica che ormai lo pone al sicuro da ogni pericolo. Da quando è nato, il Torino Fc non è riuscito mai a battere la compagine toscana, domenica è l’ora di interrompere la legge dei grandi numeri; del match non farà parte il fresco ex Amoruso che con l’ammonizione di oggi si è tolto il peso di uno scomodo ritorno a Torino.
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