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TURIN, ITALY - MARCH 24: Torino FC head coach Giampiero Ventura looks on prior to the Serie B match between Torino FC and AS Gubbio at Olimpico Stadium on March 24, 2012 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Poco prima dell'inizio della finale del Memorial Mamma e Papà Cairo, l'ex allenatore del Torino Gian Piero Ventura ha concesso un'intervista ai colleghi di Sportitalia dove ha parlato di giovanili, Under 23 e crescita del movimento calcistico italiano, vista la sua esperienza anche da CT della Nazionale. Queste le sue dichiarazioni:
Questo Memorial Mamma e Papà Cairo ogni anno aiuta tanti giovani a crescere?"Io ho seguito tutte le manifestazioni del torneo perché ho avuto la fortuna di conoscere le persone a cui è intitolato. Come tutti gli anni ci sono giocatori che hanno qualità, io ripeto al presidente che però è un peccato perché non può essere l'ultimo step prima della prima squadra. Ci sono qualità ma poi ci si deve confrontare con delle realtà fisiche differenti, le realtà Under 23 hanno senso, incrementi in bagaglio sulla lotta e sul confronto fisico che in Primavera è molto più soft".
In Serie A secondo lei il Napoli è la squadra da battere per lo scudetto?"Io rimango dell'idea che ogni cosa che dici poi si venga smentito, come la Juve di Thiago Motta e Douglas Luiz. Io penso che l'Inter abbia buttato lo Scudetto ma ora il Napoli ha fatto un grande mercato e va dato merito ad Antonio Conte che ha convinto De Laurentiis. Ora il Napoli ha due squadre ma andranno poi gestiti i vari De Bruyne, McTominay, Lobotka, Anguissa. Le altre squadre hanno più punti interrogativi e per questo sono forse la squadra da battere. Il campionato incuriosisce, con i cambi di allenatore tra Allegri al Milan, Gasperini alla Roma. Vale il discorso per il Milan ma anche per l'Inter con Chivu dove però non ci sono tutte le certezze che ci sono a Napoli".
Come valuta il futuro della nazionale con Gattuso?"Quello che continuo a ripetere da tempo è che serve cambiare sistema. Altrimenti è difficile ambire a qualcosa. Dopo il Mondiale vinto da Lippi ci sono state due eliminazioni ai gironi e due non qualificazioni. Ci saranno anche colpe degli allenatori ma serve di più la rosa del 2006 era molto forte e oggi non è paragonabile. Dobbiamo capire cosa serve fare per un salto di qualità, oggi alla scuola calcio se fai due allenamenti e non giochi ci sono polemiche con gli allenatori".
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