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Dazn, maxi richiesta di risarcimento per duemila possessori del “pezzotto”

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La piattaforma chiede un indennizzo di 500 euro per evitare l’avvio di cause civili
Matteo Curreri

Circa duemila persone, individuate dalla Procura di Lecce e dalla Guardia di Finanza attraverso l’analisi di dati anagrafici, bancari e geografici, sono ora destinatarie di una richiesta di risarcimento da parte di Dazn. Al centro della vicenda c’è la fruizione di gare di Serie A, Serie B e delle coppe europee tramite siti pirata privi dei diritti per trasmetterle. Il tutto rientra nell’ambito dell’inchiesta sul cosiddetto “pezzotto”, il sistema più diffuso per guardare le partite senza sottoscrivere un abbonamento.

Dopo aver già pagato, in base alla “legge anti-pezzotto”, una multa compresa tra 154 e 5.000 euro, molti utenti hanno ricevuto da Dazn una lettera in cui si chiede un “indennizzo forfettario di 500 euro” per evitare l’avvio di una causa civile. La piattaforma di streaming, che detiene i diritti della Serie A, definisce questa proposta una “composizione dell’accaduto”. Chi riceverà tale avvertimento avrà sette giorni di tempo per effettuare il pagamento, impegnandosi a non ripetere in futuro comportamenti che ledano i diritti di Dazn.