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Europei 2032, allarme San Siro: lo stadio non è a norma UEFA

Matteo Curreri
A Palazzo Marino summit tra Milan, Inter, Comune di Milano, FIGC e UEFA: si cerca una soluzione in vista della rassegna continentale che l’Italia ospiterà insieme alla Turchia

Nella giornata di ieri, a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, si è tenuto un incontro tra i rappresentanti di Milan, Inter, FIGC, UEFA e il sindaco Giuseppe Sala. Al centro del vertice, lo stato dello Stadio Giuseppe Meazza in vista degli Europei del 2032, che l’Italia organizzerà congiuntamente con la Turchia.

Il quadro emerso è preoccupante: San Siro non risponde attualmente ai requisiti UEFA e, allo stato attuale, non sarebbe idoneo a ospitare partite della manifestazione. L’impianto milanese è infatti ritenuto troppo datato per poter essere adeguato con interventi strutturali efficaci.

San Siro, il caos urbanistica complica la situazione

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Nonostante ci siano ancora sette anni di tempo, il margine per agire è ristretto: Comune e club avranno poco più di un anno per presentare un progetto alternativo convincente. A complicare la situazione è la maxi inchiesta sull’urbanistica che coinvolge l’amministrazione milanese, anche se alcuni recenti sviluppi fanno ben sperare: il no del TAR della Lombardia alla richiesta di sospensiva sull’acquisizione dell’area da parte di Milan e Inter e l’accordo tra i club e il Comune sul prezzo dello stadio e delle aree circostanti rappresentano passi avanti concreti verso una soluzione. Attualmente, l’unico impianto italiano pienamente conforme agli standard UEFA è l’Allianz Stadium di Torino. Anche lo Stadio Olimpico di Roma necessita di interventi, ma, trattandosi di sede istituzionale, le criticità dovrebbero essere superabili.