Diogo Jota: le parole di Arne Slot
—Poco dopo è arrivato il gol di Conor Bradley, che ha rivolto lo sguardo al cielo durante il rientro nella sua posizione. Darwin Núñez ha raddoppiato ed esultato imitando due celebri gesti del portoghese. Infine, Cody Gakpo ha segnato il terzo gol nella vittoria per 3-1, alzando poi due dita verso il cielo per indicare il numero 20, quello che Jota portava sulla schiena e che il Liverpool ha deciso di ritirare a tutti i livelli del club: nessuno, dopo Diogo, indosserà più quella maglia.
"È difficile trovare le parole giuste e fare le cose giuste – ha dichiarato Arne Slot a Sky Sport – Cosa è appropriato? Possiamo allenarci di nuovo? Possiamo ridere di nuovo? Possiamo essere arrabbiati per una decisione sbagliata? Forse dovremmo affrontare questa situazione come lo faceva Jota: sempre se stesso, in ogni situazione. Che parlasse con me, con i suoi compagni di squadra o con lo staff, è rimasto fedele a se stesso. Se vuoi ridere, ridi. Se vuoi piangere, piangi. Se vuoi allenarti, allenati. E se non vuoi, non devi. Sii te stesso. Non pensare di dover essere diverso da ciò che ti dicono le tue emozioni. Era un campione per la sua famiglia, soprattutto perché era sposato. Un campione per il suo Paese, perché ha vinto la Nations League, un Paese a cui teneva tanto. E un campione per noi, vincendo la Premier League".
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