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Milan-Como in Australia, polemica Rabiot-De Siervo: “Si ricordi che guadagna milioni”

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Una partita storica che accende le polemiche: il massimo dirigente della Serie A risponde al centrocampista francese
Matteo Curreri

Un evento di portata storica per la Serie A è quello in programma tra sabato 7 e domenica 8 febbraio. In quel weekend si giocherà infatti Milan-Como non a San Siro, impegnato per i Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina, ma a Perth, in Australia. L’Uefa, il 6 ottobre, nonostante qualche reticenza, ha dato il suo benestare. Manca dunque soltanto l’ufficialità. Una trasferta ai confini del mondo che vale ben 12 milioni di euro, che verranno incassati non solo dai rossoneri e dai lariani, ma spartiti tra tutti gli altri club del nostro massimo campionato.

Milan-Como, Rabiot: "Dobbiamo adattarci, come sempre"

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Non mancano, chiaramente, polemiche e commenti negativi per una vicenda del genere, che segna un prima e un dopo. La Serie A oltre confini non piace ai tifosi, ma nemmeno a chi quella partita dovrà disputarla. “Sono rimasto sorpreso quando ho saputo che con il Milan giocheremo una partita di Serie A contro il Como in Australia! È completamente folle”, ha commentato il centrocampista del Milan, Adrien Rabiot. Il francese ha sottolineato come una decisione di questo tipo possa influire negativamente sulla salute dei giocatori: “Dobbiamo adattarci, come sempre”.

La replica di De Siervo

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Non si è fatta attendere la risposta per le rime dell’ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo, che ha sferrato un attacco diretto a Rabiot: “Si scorda, come tutti i calciatori che guadagnano milioni di euro, che sono pagati per svolgere un’attività, cioè giocare a calcio – ha affermato De Siervo –. Dovrebbe avere rispetto dei soldi che guadagna e assecondare maggiormente quello che è il suo datore di lavoro, cioè il Milan, che ha accettato e spinto perché questa partita si potesse giocare all’estero”. De Siervo ha poi aggiunto: “I calciatori di vertice, che hanno stipendi commisurati alla fatica che svolgono, dovrebbero capire meglio di altri che questo è un sacrificio che si può fare”.