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Torino, che fine ha fatto Zima? Il difensore ceco si è rilanciato in patria

Alessandro Balbo
Un articolo focus su Zima, l'ex difensore del Torino che ha lasciato i granata nel 2024 per ritornare allo Slavia Praga

Molti giocatori passati dal Torino per breve tempo non hanno convinto, anche se poi hanno avuto successo in altri lidi e con altre squadre. Questo è il caso di David Zima, il difensore ceco rimasto al Torino per due stagioni e mezzo ora gioca allo Slavia Praga e lotta per il titolo e per un posto in Champions League.

L'arrivo al Torino e un addio frettoloso

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David Zima è arrivato al Torino nel finire dell'estate del 2021, sotto la guida di Juric. Il ceco si è presentato come il classico colpo di fine mercato per completare la rosa, in particolare il reparto difensivo. Il classe 2000 all'epoca aveva vent'anni, ed era stato pagato una cifra piuttosto cospicua ossia 5,9 milioni di euro dallo Slavia Praga. Zima era considerato una giovane promessa, con già 37 presenza in prima squadra, nove in Champions League e già titolare nell'Under21 Ceca. In granata il difensore ha avuto un'avventura a parabola discendete, il primo anno 19 presenze, il secondo 11 e un gol in Coppa Italia e il terzo solo cinque presenze con una rete sempre in Coppa. Zima ha vissuto l'era Juric dall'inizio alla fine, ma fu proprio il rapporto con il serbo a compromettere la sua esperienza in granata. Una gestione ambigua, fatta di occasioni e di panchine, di infortuni e di un rapporto mai sbocciato e veramente solido. In granata Zima rimase fino a gennaio 2024, quando fu rivenduto allo Slavia Praga, con una minusvalenza, a quattro milioni di euro.

In Repubblica Ceca la rinascita

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Il ritorno a casa è stato provvidenziale per Zima. Con lo Slavia il difensore ha ritrovato continuità e titolarità, raggiungendo fin qui le 50 presenze in campionato con due reti e un assist, ed ora è in lotta per vincere il campionato ceco. In aggiunta, l'ex granata ha raccolto 16 presenze in Champions League, giocando anche contro Milan e Inter, con discrete prestazioni. Infine, ora Zima rientra tra i convocati fissi della sua nazionale. Dunque, il ritorno a casa per il difensore è stato provvidenziale per lui e per la sua carriera. Insomma, quello di Zima è un mezzo rimpianto, seppur fu il giocatore a spingere per tornare a casa per cercare più titolarità, rimane il dubbio del cosa sarebbe successo a continuare a puntare su un ragazzo, comunque giovane e dalle discrete qualità, invece di venderlo, forse, un po' in fretta.