Cairo non si smuove: vuole il rispetto della clausola per il portiere. Su Ngonge si discute sulla formula
Negli scorsi giorni abbiamo provato a ipotizzare un Torino con Ngonge e Oristanio. E avevamo evidenziato che con l'ipotetico arrivo dei due esterni d'attacco, almeno numericamente, il Torino sarebbe stato pronto per il 90% (chiaramente senza contare ulteriori uscite da qui al termine del calciomercato estivo). In realtà, l'accelerata che si poteva ipotizzare qualche giorno fa per arrivare a Ngonge del Napoli non c'è stata e anzi si è entrati in una fase di stallo, il che non depone a favore della squadra di Marco Baroni in ritiro a Prato allo Stelvio senza praticamente un reparto, ovvero la trequarti. Ma il fronte Napoli-Torino non è caldo soltanto per Ngonge. Il Napoli, non è un mistero, vuole Milinkovic-Savic ma anche in questo caso c'è un momento di stallo. Le due operazioni sono slegate economicamente ma è indubbio che siano in qualche modo intrecciate coinvolgendo le stesse società. Ecco perché non deve apparire troppo strano che stiano vivendo entrambe contemporaneamente una fase di stallo.
Primo nodo da sciogliere Vanja Milinkovic-Savic
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La trattativa di Ngonge si intreccia infatti con quella di Milinkovic-Savic, promesso sposo del Napoli di Antonio Conte. Per Vanja il presidente granata Urbano Cairo vuole il pagamento della clausola pari a 19.5 milioni; la proposta non è ancora stata accettata dal Napoli e proprio per tale ragione i due direttori sportivi, da una parte Davide Vagnati e dall'altra Giovanni Manna stanno mediando. Per il momento ognuno resta fermo sulle sue posizioni con il Napoli intenzionato a strappare il portiere per qualche milioni in meno dei 19.5 della clausola.