"Il 'Golden boy' granata, un folletto tuta tecnica ed esplosività. Arriva a Torino e prende il numero venti, poi nella stagione successiva gli viene insignito delle sacre vestigia appartenute ai miti granata quali Adolfo Baloncieri, capitan Valentino Mazzola, a Renato Zaccarelli. Con Stellone forma un tandem di tutto rispetto, entrando nei cuori dei tifosi del Toro. Viene ribattezzato Rosinaldo (lancerà anche un marchio con tanto di t-shirt annesse), sarà poi ceduto allo Zenit per una cifra superiore agli 8 milioni di euro.
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