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Mercato Toro, Ricci diventa l’investimento più oneroso dell’era Cairo a gennaio

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Tutte le operazioni più onerose del presidente Urbano Cairo durante il suo mandato, iniziato nel lontano 2005

Andrea Calderoni

I più costosi acquisti di gennaio dell'era Urbano Cairo? Il presidente granata è in carica ormai dal settembre 2005 e va verso la maggiore età in granata. Il mercato di riparazione, a parte la scorsa stagione con gli ingressi di Rolando Mandragora e Antonio Sanabria per risollevare una squadra in piena zona retrocessione, era stato piuttosto avaro. Quest'anno, invece, la condotta della società è stata differente e ha cercato di guardare in prospettiva futura. Sono arrivati giocatori in prestito con diritto o obbligo di riscatto ed è stato preso a titolo definitivo per una cifra di 4 milioni Demba Seck. In prestito sono invece arrivati: Pietro Pellegri con diritto di riscatto dal Milan via Monaco con diritto di riscatto fissato intorno ai 6,5 milioni di euro, mentre Samuele Ricci con obbligo di riscatto dall'Empoli. Ai toscani sono andati nell'immediato 2 milioni per il prestito, ai quali bisognerà sommare  8,5 milioni di euro per il riscatto. Sempre in prestito oneroso con diritto di riscatto (fissato a 5,5 milioni) era arrivato a inizio mercato Mohamed Fares, che però ha già finito anticipatamente la stagione.

RICCI PRIMATO - Le spese effettuate in questo gennaio, perciò, sono state limitate ma in prospettiva, considerando i riscatti, potrebbero aggirarsi, per i soli acquisti di gennaio, a oltre 20 milioni (8,5 per Ricci, 6,5 per Pellegri, 5,5 per Fares). L'operazione Ricci, ad esempio, si inserisce nella classifica delle operazioni più costose dell'era Cairo. I 10,5 milioni complessivi da versare all'Empoli (gli ultimi 8,5 saranno obbligatori al verificarsi di determinate condizioni) posizionano il centrocampista classe 2001 al quinto posto all-time della classifica dietro a Verdi, Zaza, Niang e Meité. Diventa, però, l'investimento per Ricci il più oneroso della storia di Cairo nel mercato di riparazione perchè gli altri quattro sopra menzionati sono tutti relativi al mercato estivo. Oltre i 10 milioni complessivi è andato anche Ola Aina, ma sempre in agosto.

SECK - Anche l'investimento per Seck si inserisce ai piani nobili della classifica degli acquisti più onerosi di gennaio e questa operazione assume ancor più valore se si considera che è stata effettuata senza alcun prestito. Una scommessa, molto pepata e ricca di senso, da parte della dirigenza che spera di far maturare il giovane attaccante sotto le direttive di Ivan Juric. Il colpo Seck, comunque, resta alle spalle degli investimenti per Sanabria e Mandragora che sono stati decisi nella passata stagione proprio nel mese di gennaio. Per il primo sono stati sborsati 7 milioni di euro al Betis Siviglia. Il secondo, invece, è ancora in prestito fino al prossimo giugno (prestito lungo 18 mesi dalla Juventus), ma a quel punto il Torino avrà l'obbligo di riscatto, fissato proprio nel gennaio 2021, alla cifra di 9 milioni.

 

 

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