Napoli-Torino, la Top 11 dei doppi ex: corsie laterali di grande qualità

Domenica alle 15.00 il Torino scenderà in campo al San Paolo di Napoli per sfidare i partenopei e cercare di riscattarsi dopo le brucianti sconfitte subite contro la Sampdoria ma soprattutto al derby della Mole di domenica scorsa. In vista di questo match molto interessante abbiamo cercato di stilare una formazione molto speciale, dove troviamo i migliori giocatori che hanno un trascorso in entrambi i club. Il 4-3-3 guidato da Giampiero Ventura sarebbe una formazione da sogno e fa venire un pizzico di nostalgia ai tifosi di tutte e due le piazze. A difendere i pali troviamo Luciano Castellini. Portiere storico che ha militato in granata dal 1970 al 1978. L'estremo difensore meneghino è stato soprannominato dai tifosi granata "il giaguaro" ed è ricordato da tutta la piazza torinese per essere stato il portiere dell'ultimo scudetto ma, con la maglia del Toro, ha vinto anche una Coppa Italia nel 1970-71. Dopo la sua militanza in piemonte si trasferisce in Campania: al Napoli, dove trascorre sette stagioni collezionando 202 presenze e subendo 170 gol. Dopo l'esperienza in azzurro si ritira dal calcio giocato. Davanti a Castellini troviamo una difesa di tutto rispetto. Partiamo da Giovanni Francini che fece il suo esordio al Torino il 18 gennaio 1981; il 30 settembre dl 1984 segnò il suo primo gol nella massima serie italiana proprio contro il Napoli ma i tifosi granata lo ricordano per un gol, segnato qualche settimana dopo, in occasione del derby della Mole del 18 novembre 1984, quello vinto dai granata grazie a una rete di Serena al minuto 89. Il terzino poi passò al Napoli nel 1987 e tre anni più tardi vinse uno scudetto da aggiungere alla Coppa Uefa dell'anno prima. Al centro della difesa troviamo Vittorio Caporale che militò al Toro dal 1975 al 1978 e faceva parte anche lui della squadra dell'ultimo scudetto dei granata, riuscì a subentrare da titolare dopo un infortunio di Nello Santin e da lì non perse più il posto. Il 20 luglio del 1978 passò al Napoli dove chiuse la sua carriera nel 1989. L'altro centrale è Mauro Bonomi che ha giocato nel capoluogo piemontese, in Serie B, dal 1997 al 2001, nell'ultima stagione i granata conquistarono la promozione ma lui restò in cadetteria al Napoli sino al fallimento del 2004. Infine, il terzino sinistro di questa speciale formazione è un giocatore ricordato con molto affetto dai tifosi del Toro, ovvero Roberto Policano. Giocò in Piemonte dal 1989 al 1992, disputando quella maledetta finale di Amsterdam contro l'Ajax, in cui i granata non vinsero trofeo nonostante uscirono indenni dal doppio scontro contro gli olandesi. La stagione successiva passa al Napoli dove trascorre cinque stagioni, la prima sotto la guida di Ottavio Bianchi. A centrocampo troviamo Massimo Crippa che ha giocato al Torino solamente una stagione totalizzando ventinove presenze condite da tre reti, in granata ritornerà nel 1998 per restare sino al 2000 ed in questa seconda esperienza conquistò 10 presenze segnando un solo gol. Nel mezzo c'è da segnalare la permanenza a Napoli dal 1988 al 1993 dove giocò 150 partite e collezionò 9 segnature. In mediana troviamo altri due uomini che vinsero lo scudetto con il Toro nel 1976: Eraldo Pecci e Claudio Sala. Il primo arrivò in Piemonte proprio nell'annata del tricolore e restò sino al 1981 collezionando 203 presenze e segnando 16 gol. Al Napoli Pecci resta solo un'annata giocando 24 match e andando in rete in una sola occasione, conquistando un terzo posto. Sala, invece, trascorse una sola stagione tra le fila degli azzurri (1968-69) per poi passare al Toro, dove diventò capitano e fornì valanghe di assist ai "gemelli del gol": Pulici e Graziani. Il "poeta del gol" vinse anche una Coppa Italia con il club granata nel 1970-71. Concludiamo con Rosario Rampanti che è cresciuto classicisticamente nelle giovanili del Torino allenate da Oberdan Ussello, dopo la promozione in prima squadra la società di Pianelli lo cedette nel 1974 al Napoli dove giocò solamente una stagione ottenendo ventitré presenze e bucando 2 volte la rete. Nel reparto offensivo è impossibile non citare Gino Rossetti che, con Adolfo Baloncieri e Julio Libonatti, formò il trio delle meraviglie e vinse due scudetti in granata (i primi della storia dei piemontesi): il primo nel 1926-27, poi revocato, ed il secondo nel 1927-28 segnò 19 reti in occasione del primo successo e 23 nella stagione successiva. Nel 1933 l'attaccante passò al Napoli dove collezionò 120 presenze condite da 27 gol per poi ritornare al Toro nella stagione 1937-38 dove concluse, definitivamente, la sua esperienza in granata con 9 reti in 26 gare. Passiamo a allo svedese Jeppson che giocò al Napoli dal 1952 al 1956 ottenendo ben 112 presenze siglando 52 reti. Quindi passò al Toro nel 1956 e ci militò per una sola stagione dove conclude la carriera ma verrà ricordato dal tifo granata per una doppietta al derby della Mole del 17 marzo 1957 vinto dal Toro per 4-1. Infine, arriviamo ai tempi più recenti, con Fabio Quagliarella che è un prodotto delle giovanili del Torino. Ha trascorso una stagione al Napoli nel 2009-10 segnando 11 reti in 34 match e, dopo l'esperienza alla Juventus, è ritornato alle origini granata dal 2014 sino al gennaio 2016 disputando 64 partite condite da 22 gol. Il commissario tecnico della Nazionale italiana ha allenato sia il Napoli che il Torino. Ventura ha ricoperto la panchina del Napoli nella stagione 2004-2005. Il ligure è stato il primo allenatore della gestione De Laurentiis anche se è durato per sole 19 partite in Serie C. L'esperienza in granata è stata, sino ad adesso, la più importante della carriera del tecnico genovese: ha preso la squadra dalla Serie B portandola in Europa League e facendola vincere un derby contro la Juve dopo vent'anni. La scorsa stagione Ventura ha lasciato il Torino per andare ad allenare la Nazionale azzurra resterà, per sempre, una parentesi importante nella presidenza di Urbano Cairo.