Ma erano altri tempi, in Italia, dove gli intellettuali avevano ancora il coraggio di usare il paradosso, anche il più estremo, per far notare tutte le contraddizioni presenti nella società. L’intellettuale friulano alla fine non se la prende con gli studenti, ma invita a guardare più in alto, verso quella elite che costringe “la ragione” degli studenti a scontrarsi con il “torto” difeso dai poliziotti, che sono figli di quella classe sociale in favore della quale quegli studenti stanno protestando. Gli intellettuali, quando fanno il loro lavoro, rimettono a posto i pezzi del puzzle e provano a farli combaciare in nome della verità. Ed è qui Grasso a risultare incomprensibile, improvvisamente divenuto cieco che manco Tiresia; non riesce a intravedere nemmeno per un attimo l’assurdità delle sue parole e non riesce a riconoscere qualcosa di estremamente chiaro in tutta la gestione ventennale di Urbano Cairo: la mancanza di prospettiva. Il tifoso apre il giornale, in giorni differenti e lontani tra loro, e legge le dichiarazioni di Davide Vagnati, il direttore sportivo Granata, che definiscono il Toro una sorta di stazione di transito per i calciatori. Sarà pure vero, ma perché dirlo così apertamente? Perché buttare sale su una ferita sanguinante? Passano i giorni ed è il turno della prosopopea slava di Ivan Juric a dare l’ennesimo calcio negli stinchi all’orgoglio granata: “il Torino dell’anno scorso non aveva la cilindrata giusta… a Roma ho trovato il paradiso”.
LEGGI ANCHE: Gli sportivi e le tasse
Se “la sfortuna-come scrive Bertolt Brecht- generalmente è dovuta ad uno sbaglio di calcolo”, allora forse l’intellettuale dovrebbe chiedersi in quale passaggio della storia del Toro sia stato sbagliato questo calcolo. E’ una scappatoia pretenziosa e irrispettosa quella di dire all’idraulico o al cuoco che non possono criticare i quasi tre trilioni di debito pubblico italiano perché nella vita hanno solo riparato tubi e cucinato risotti. E poi Aldo Grasso non ha bisogno di omaggiare il presidente del Toro, anzi direi tutto il contrario visto come il curriculum parli ampiamente per lui, ed è proprio questo a sorprendere: a 76 anni e con tutta la storia in suo possesso non dovrebbe avere bisogno di sedurre un personaggio, seppur molto potente, come Urbano Cairo. E allora vien da pensare come lui creda sul serio a ciò che ha detto, e con una veemenza da commentatore anonimo da social. “Ho letto negli archivi che già l’ultimo Orfeo Pianelli era stato criticato dai tifosi”, e qui siamo davvero alla fallacia logica, perché se anche i contestatori dell’ultimo periodo di Orfeo Pianelli alla guida del Toro avessero sbagliato a contestare, si sta parlando di più di quarant’anni fa e non possono essere in nessuno modo né la premessa della contestazione odierna e nemmeno la sua continuazione.
LEGGI ANCHE: Cosa vuol fare John Elkann della Ferrari?
Non puoi fare passare, caro Grasso, la contestazione come qualcosa contenuta nel dna del tifo granata, noi siamo solo in attesa, come tutti i tifosi, del segno di qualche buona notizia. Ci accontenteremmo anche solo di questo. E poi non puoi non considerare come dagli anni di Pianelli le cose nel calcio oggi siano radicalmente cambiate, con l’avvento delle tv e l’onnipresenza degli sponsor(tecnici e non), provviste di rendite sicure ai proprietari dei club calcistici. Stai svilendo la memoria e i sacrifici di Pianelli, se metti la sua presidenza in analogia con quelle che godono di tali rendite. Pensa se un giorno, all’improvviso, il tuo giornale si svuotasse in un colpo solo di Aldo Cazzullo, Ernesto Galli della Loggia, Massimo Franco, Massimo Gramellini, Federico Fubini, Federico Rampini, Angelo Panebianco e te medesimo, quale sarebbe allora la tua conclusione? Sul serio ritieni come a quel punto il Corriere potrebbe mantenere il ruolo che gli spetta di diritto, per la sua storia, nel panorama editoriale italiano? Si tratta di affari, quelli veri, e quindi è uno scenario che non si verificherà mai dalle parti del tuo giornale, obbligato ad aumentare costantemente i ricavi per sopravvivere in qualità e importanza.
LEGGI ANCHE: Fare informazione
Perché lo stesso ragionamento il tuo editore non lo faccia con il Torino devi ammettere come rimanga un mistero, e questo lo può capire anche uno che di mestiere fa il barista piuttosto che l’impiegato di concetto(parola arcaica, ma rende l’idea). La mancanza di ambizione imprenditoriale sulle sorti del club per cui tu stesso tifi, non può non apparirti in tutta la sua evidenza, non può non far sovvenire alla tua intelligenza, sempre viva e attenta, qualche domanda logica. Cosa ha in più l’Atalanta bergamasca rispetto al Torino? Perché l’Udinese può avere un suo stadio e noi no? Quale necessità imprenditoriale fa vendere uno dei giocatori più forti della squadra negli ultimi giorni di mercato, senza nemmeno averlo comunicato all’allenatore? Possibile che nell’Aldo Grasso tifoso del Toro non ci sia nemmeno una punta di disappunto di fronte a tutto ciò? Qualche tempo fa, in conclusione di una sua conferenza, una giovane studentessa ha chiesto a Umberto Galimberti cosa ci fosse oltre al nichilismo contemporaneo, se fosse ancora possibile prefigurare un futuro non rassegnato alla “standardizzazione sociale” imposta dalla tecnica. Mi permetto, caro Grasso, di farti la stessa domanda, parafrasandola: esiste secondo te qualcosa oltre la gestione nichilista del Toro condotta fino ad oggi da Urbano Cairo? O come Mattia Feltri toccherà prima o poi dimettermi da tifoso del Toro per sopraggiunta consunzione?
Scrittore, sceneggiatore e regista. Tifosissimo granata e già coautore con il compianto Anthony Weatherill della rubrica “Loquor” su Toro News che in suo onore e ricordo continua a curare. Annovera, tra le sue numerose opere e sceneggiature, quella del film “Ora e per sempre”, in memoria del Grande Torino.
Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.toronews.net/assets/uploads/202304/e1b890e899df5c4e6c2c17d60673a359.jpg)
/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)