Discorso analogo vale per la statistica che vuole Ventura come l'allenatore che ha perso più derby sia in numeri assoluti che in percentuale tra quelli che ne hanno disputati almeno due dai tempi del Grande Torino ad oggi. Basta per definire Ventura un perdente? Probabilmente no, perché d’altro canto è parimenti vero che sia stato anche l'allenatore che ha riportato il Toro a vincere un derby dopo vent'anni, un fatto statistico non indifferente. Capite perché non amo la statistica? Confonde le idee sebbene il suo nobile intento sia esattamente l'opposto!
Allora prima di un Inter-Toro dall'esito scontato a cosa mi posso aggrappare per credere in un risultato positivo? Forse alla voglia di rivalsa di Maxi Lopez? Il centravanti argentino giocherà da titolare dopo cinque mesi una partita per lui molto particolare trovando tra gli avversari il fidanzato della ex moglie con la quale non è rimasto in buoni rapporti (per usare un eufemismo). Le sue motivazioni saranno alle stelle e la classe ed il tasso tecnico per fare male alla retroguardia neroazzura ci sono sicuramente. Sarà sufficiente? Ci vorrà molto di più, temo, e soprattutto ci vorrebbe convinzione nel non partire già battuti. In realtà quest'aspetto dovrebbe essere a totale carico dell'allenatore, il quale, dovrebbe essere in grado di motivare e spronare la squadra ad andare oltre i propri limiti. Una freccia che mi auguro sia nell'arco di Ventura, ma che la famosa statistica invece pare non avallare... A questo punto non posso far altro che affidarmi all'imprevedibilità del calcio, materia di cui tutto si può dire ma non che sia una scienza esatta, tanto che spesso si fa beffe pure della statistica. E magari pure questa volta!
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