Ma più semplicemente è un dolore che ha attraversato tutta Italia, e tutto il mondo del calcio, in una domenica che ci ha lasciato con il cuore sospeso, e ancora ci tiene in pugno, a cercare modi per rendere omaggio, per cercare di dividere questa ferita con tutti quelli che la portano, con l'illusione che così faccia meno male.
Domani in campo sarà giocata una gara con un impegno anche maggiore degli altri incontri, da ambo le parti, perchè questo è l'unico modo per rendere onore al capitano tanto amato che li guarderà dall'alto. Ma sugli spalti mi aspetto tanto altro: non ci sarà quella festa celebrata due volte l'anno, con sventolare di bandiere e qualche promessa di un caffè o di un panino dopo il fischio finale. Ci sarà un abbraccio grande come due curve, una mano tesa nel momento del bisogno, per condividere il dolore e sperare che, così, faccia meno male.
Buonanotte granata...
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