Si archivia la vittoria sulla Fiorentina e lunedì si chiude anche il mercato, con l'arrivo di Prcic, un altro giovanissimo pronto a sbocciare alla corte di Ventura. Cosa si può dire al presidente dopo un mercato del Toro a questi livelli, se non un "complimenti"? E dopo anni in cui terminavo agosto con le mani nei capelli, tutto questo è davvero un evento. Il sacrificio doloroso di uno dei frutti più preziosi del nostro albero è stato necessario per introdurre nuova linfa ed arrivare qui in questo momento, con questo inizio di campionato che ci fa soffrire di vertigini, mentre lanciamo un occhio in basso e ci scappa un ghigno.
Ora tocca a noi. Il presidente ha fatto il suo lavoro, ha curato i propri interessi, tutelando i nostri, comprendendo forse che è proprio questa la strada giusta. Ci ha trovato dei gioiellini giovani, tra cui questo ragazzo, la cui grinta e serietà stanno curando le ferite emotive di aver visto partire uno degli atleti più seri e dei visi più puliti che transitavano in serie A.
Cairo si è imposto con presenza ferma nel calciomercato, tra altri presidenti sgomenti nel non poter scippare per pochi spicci i talenti del Toro, curati e valorizzati da un grande mister. Ha programmato, ha fatto quello che aspettavamo da lui, da diversi anni. Lui ha fatto il suo, e noi adesso dobbiamo fare il nostro, con il sostegno che possiamo e dobbiamo a questa squadra. Abbandonando quel timore che da troppi anni ci pesa sulle spalle, affossandoci. Sollevando la testa verso i risultati che possiamo raggiungere. Senza volare, ma magari saltellando un po'. E, solo ogni tanto, guardando in giù.... giusto per dare un'occhiata a chi è rimasto indietro.
Buonanotte granata...
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