Buonanotte granata/La vittoria al Barbera, la grinta di Ciro Immobile e la voglia di ripartire da questo Toro
Oggi ero così arrabbiata, ma così tanto arrabbiata, da avere il cuore in un blocco di ghiaccio. Un San Valentino complicato da quel gol preso al secondo minuto, e il tradimento, anche nel giorno degli innamorati, sembrava compiuto.
Ma il Toro, l'oggetto del mio amore, si è fatto perdonare grazie alla sua arma più implacabile e potente al momento: il ragazzo tornato a casa, quella minestra riscaldata che ci sta togliendo il freddo più di cento caminetti. Proprio lui, Ciro Immobile.
Ciro si è divertito e noi con lui, la squadra l'ha seguito come un'ombra e gli effetti sono stati evidenti, al di là del risultato ribaltato. Il morale e la grinta si sono visti e hanno fatto piovere occasioni da ogni parte, occasioni che il Toro, e in particolar modo il Gallo, non ha sfruttato al meglio. Un Toro un po'sprecone, insomma, ma decisamente più frizzante e anche pronto nel contenere l'avversario e nel correre ai ripari, in caso di pericolo, con un portiere finalmente ritrovato.
Tre punti, indispensabili ad ogni livello: ecco cosa ha portato a casa Ciro, ai miei occhi un novello cavaliere su cavallo bianco, dall'armatura splendente. Ciro è tornato a salvare il nostro amore ferito.