I giocatori vanno e vengono... ma nei nostri cuori non è così che funziona. Per il tifoso, e soprattutto per il cucciolo di tifoso, riconoscersi in un idolo è importante, essenziale, e questo è un altro dei motivi per cui è deleterio tutti gli anni lasciar andare i talenti migliori, quasi sempre i più amati, nel nome di una crescita personale che sembra, non si sa perchè, possibile solo altrove. Tutti abbiamo visto questa settimana le centinaia di lettere inviate ad Andrea Belotti, scritte da piccoli cuori granata pieni di speranza e ci siamo forse un po' tutti sentiti piccolini e speranzosi come loro. Gli idoli, quelli che meritano, restano nel cuore di chi li ha amati, con la sofferenza di vederli giocare altrove, con le piccole gioie di seguirli in gare che ci coinvolgono emotivamente, ma poco altro. Il Toro e i suoi tifosi meritano di più di un altro malinconico ricordo.
Buonanotte granata...
Laureanda in Scienze della comunicazione ed imprenditrice, un cuore granata da 33 anni. Da tre stagioni a Toro News, condivido la mia insonnia post-partita e i miei sogni, primo tra tutti quello di un calcio fatto solo di emozioni e di un Toro composto da giocatori-bandiere.
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