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In tutte le gare sono venuti fuori errori di concentrazione e di tecnica che non possono essere perdonati a giocatori che militano in Serie A. Le tante occasioni avversarie e le reti nel finale di partita testimoniano un problema di focus, mentre la miriade di passaggi sbagliati e di interventi sconclusionati e fuori tempo nell'arco della gara indica che c'è un problema tecnico da correggere al più presto. Bisogna riconoscere anche i meriti di Vanoli e dei ragazzi: in pochi si sarebbero aspettati una partenza simile di una squadra privata dei giocatori migliori e dei suoi leader in campo e finora il cammino ha inorgoglito i tifosi. Ma i primi segnali di allarme che da qualche gara si intravedevano si sono trasformati ora nel suono di sirene ben rumorose, e ignorare quello che il campo ha detto nelle ultime partite porterebbe solo a maggiori problemi, tenendo anche conto del fatto che la prossima sfida sarà in casa dell'Inter.
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Sta a Vanoli tenere la barra dritta (cominciando magari con il non farsi espellere in modo così sciocco) e ai giocatori moltiplicare gli sforzi per migliorare dal punto di vista tecnico e caratteriale. Non eravamo da scudetto prima e non siamo brocchi adesso, e l'atteggiamento più giusto in questo momento è mettersi alle spalle queste due partite balorde e guardare avanti. Vanoli ha dimostrato di meritare fiducia, e ai ragazzi va dato il tempo di adattarsi a un nuovo contesto e a un nuovo sistema. A noi tifosi il compito di non perdere improvvisamente entusiasmo e di continuare a sostenere la squadra in questi primi momenti difficili. Meglio non illudersi invece che la società possa assumersi la responsabilità di una campagna acquisti lenta, inefficace e inadeguata e possa imparare dai propri errori. Questa sì che sarebbe un'illusione destinata ad un risveglio ancora più brusco a gennaio.
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