LEGGI ANCHE: Toro, la riscossa dei singoli?
Per il Torino è stata una stagione disastrosa in base alle premesse con cui era cominciata, ma tutto sommato per fortuna non terminata nella peggiore delle maniere. Al di là delle presunte cordate che vorrebbero comprare il Torino, il presidente Cairo, se davvero non vuole passare la mano e realizzare la maggiore delle plusvalenze mai viste, dovrebbe semplicemente prendere carta e penna e mettere giù in poche righe quello che dovrebbe essere il "progetto" del Torino del prossimo futuro. Poche idee, ma buone, e soprattutto qualche uomo giusto nel posto giusto. Nell'ordine ci sarebbe da lavorare sul settore giovanile dando impulso alla costruzione non più procrastinabile del Robaldo e aumentando il budget a disposizione di Bava (se resterà), aiutare la fondazione Filadelfia a completare il Fila in modo da avere un centro sportivo all'altezza di un club di Serie A, individuare un allenatore, che sia Longo o qualcun altro, e impostare con lui e Vagnati una rosa che coniughi qualità (possibilmente), ferocia agonistica (imprescindibile) e orgoglio a vestire la maglia granata (conditio che deve diventare "sine qua non" ). Infine con questo foglio di poche righe si dovrebbe presentare alla stampa, chiedere scusa ai tifosi e ricominciare da zero, coi fatti, a dimostrare che i supporter sono il cuore e l'anima del Toro ed è per loro che si lavora e si rema per rendere il Torino sempre più Toro. Niente supercazzole, né promesse da televendita, un semplice progetto che ambisca non ad un risultato sportivo od economico preciso, ma ad una ricerca del feeling, che ovviamente passa anche da risultati sportivi accettabili, con la tifoseria, origine e fine ultimo per cui si muove tutto il baraccone calcio. Un progetto da "orbi" che farebbe di Cairo un re in questo mondo del calcio "cieco" di fronte al senso ultimo della parola programmazione. È così complicato da fare?
Da tempo opinionista di Toro News, do voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finchè non è finita.
Disclaimer: gli opinionisti ospitati da Toro News esprimono il loro pensiero indipendentemente dalla linea editoriale seguita dalla Redazione del giornale online, il quale da sempre fa del pluralismo e della libera condivisione delle opinioni un proprio tratto distintivo
© RIPRODUZIONE RISERVATA



/www.toronews.net/assets/uploads/202304/ddac8753fc020448d0304f1213d22e07.jpg)
/www.toronews.net/assets/uploads/202508/2152c6c126af25c35c27d73b09ee4301.jpg)