È finito con una sconfitta il ritiro a Pinzolo del Toro, battuto da una Cremonese non travolgente, al termine degli insoliti quattro tempi di gioco da 30'. Tanti errori e poca brillantezza per i ragazzi di Vanoli: c'è sicuramente molto da lavorare, con una squadra ancora incompleta e schemi completamente nuovi. Subito sotto di un gol all'11', complici due interventi inguardabili al limite dell'area prima di Ricci e poi, peggio, di Tameze, i granata hanno pareggiato con Zapata ma poi sono tornati sotto, nella girandola dei cambi e con due prodezze di Popa.
la scossa granata
Meno 18 al campionato, mancano giocatori e il Toro non brilla
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Lo abbiamo già scritto: non sono i risultati delle amichevoli a farci preoccupare, soprattutto a fine luglio, ma contano le prestazioni. E, a farci preoccupare un po', è la sensazione - se non la certezza - che fare la preparazione pre campionato con una squadra di riserve, largamente incompleta, che auspicabilmente sarà completata solo a campionato iniziato, ci porta inevitabilmente ad arrivare impreparati all'esordio a San Siro il 17 agosto (cioè tra 18 giorni...). La squadra è un cantiere aperto e serve accelerare perché il Toro di oggi è come minimo sperimentale: nuovo modo di giocare, titolari mancanti, alcuni giocatori ancora in uscita e molti giovani a rimpolpare la rosa. La cosa più urgente continua ad essere l'inserimento di nuovi acquisti, la seconda che i ragazzi metabolizzino i nuovi principi di gioco di mister Vanoli.
Il ritardo accumulato è particolarmente grave per la mancanza di due centrali e di un esterno sinistro (ma questo almeno da tre anni...). Ruoli indispensabili, soprattutto alla luce della situazione incredibile di Schuurs. Il difensore olandese, insieme ad alcuni membri dello staff del Torino, è stato oggi a Londra per un consulto da uno specialista. Obiettivo, capire la situazione relativa al grave infortunio rimediato nella sfida contro l'Inter, con conseguente operazione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro presso la Clinica Toniolo di Bologna. Per quanto riguarda i centrali difensivi, sembrano essersi congelate le piste che portavano ad Erlic e Hajdari, mentre per l'esterno mancino si tratta tra Torino e Union Berlino per Gosens. Il tedesco vuole il Toro, mettendolo in pole rispetto ad altre situazioni. Ma l'apertura dei tedeschi al prestito con obbligo di riscatto se Robin Gosens giocherà un certo numero di partite la prossima stagione, vede ancora una distanza di 2/3 milioni. La proposta granata si sarebbe fermata a 7 milioni. In alternativa, si è parlato del possibile interessamento del Torino per l'esterno sinistro di proprietà del Lecce, Antonino Gallo. Il palermitano, mancino naturale, può giocare da terzino sinistro in una eventuale difesa a quattro o da quinto di centrocampo, ma anche, all'occorrenza, da braccetto. Il problema rimane il prezzo fissato dal Lecce. Corvino vorrebbe 10 milioni, con i granata che non vorrebbero andare oltre i 4/5 milioni. Nel frattempo, il Toro è in Francia per una mini tournée: domani affronterà il Lione alle 20 e sabato 3 agosto scenderà in campo contro il Metz.
Manager, docente Luiss, esperto di comunicazione e Public Affairs, giornalista pubblicista col cuore granata. Michelangelo Suigo è un autore che per chi è avvezzo al mondo della comunicazione, specialmente se legata all’imprenditoria, non ha bisogno di presentazioni. Chi volesse approfondire il suo sterminato curriculum può farlo sul sito di Inwit, azienda di cui ricopre attualmente il ruolo di EVP External Relations, Communication & Sustainability Director. Ma soprattutto, per quel che attiene a questa rubrica, Michelangelo è un orgoglioso e genuino tifoso granata.
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