Il Toro visto contro il Lecce è stato decisamente a due facce. Molle e senza idee nella prima frazione, con totale assenza di movimenti senza palla a dettare il passaggio in profondità. Incisivo e frizzante nella seconda. Un pò lo specchio della stagione: siamo aggrappati al gruppo per l'Europa, pur giocando talvolta non bene, soprattutto contro le squadre che si chiudono. Il calendario recente, teoricamente favorevole, non ci aiuterà però nelle prossime partite: Lazio in casa, Roma fuori, Fiorentina in casa e Napoli fuori. Sono 4 partite chiave, 4 scontri diretti, 4 spareggi per capire se abbiamo davvero chances per andare in Europa. Quello che fa sperare, paradossalmente, è che contro squadre forti abbiamo fatto meglio rispetto a compagini sulla carta inferiori a noi. D'ora in poi, però, questo Toro non basterà più: serve un salto di qualità.
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L'ambiente è favorevole, la Maratona commovente. Siamo passati dalla contestazione del 6 novembre scorso, prima di Torino-Sassuolo, all'incoraggiamento costante anche dopo il brutto primo tempo con il Lecce. Con uno score, dalla contestazione, di 6 partite vinte (di cui 5 in casa), 6 pareggi e 2 sconfitte, 16 gol fatti e 6 subiti e 1,71 punti di media a partita. Ora abbiamo 36 punti. Volendo fare una simulazione (che, ovviamente, non considera le tante variabili), la proiezione a fine campionato ci vedrebbe a 57 punti. Certo, oltre ai punti persi recentemente con Salernitana e Sassuolo, pesano quelli "rubati" con Monza e Frosinone. Ma è meglio pensare una partita alla volta...Quindi sotto a chi tocca e SFT!
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