Necessario anche marcare i rimorchi dalle fasce. Le giocate di questo tipo sono state frequenti (minuti 10.35-16.10-18.26-39.14-39.49-56.00-58.33-61.57); Spinazzola punta quasi sempre l’avversario cercando la linea di fondo per il cross basso dietro per Pedro o in mezzo per Dzeko, e a volte se un compagno gli taglia davanti sfrutta lo spazio creato per convergere e tirare. Invece a destra Kumbulla o Karsdorp, nella stessa situazione, imbucano per la punta incontro.
Attenzione poi ai corner: i giallorossi sono sempre due o tre sul dischetto e tre o quattro in area di porta, uno sprinta sul primo palo per spizzare alle spalle. Il corner ha avuto tre soluzioni, la prima sul primo palo, la seconda palla in mezzo, la terza scambio corto per scarico e cross da trequarti. Fuori area rimane Pedro, molto reattivo per il tiro su palla che esce dall’area, ma in totale - su 11 corner – non ci sono mai stati colpi di testa pericolosi o tiri nello specchio della porta.
Per quanto riguarda la fase difensiva della Roma, questa era costituita da una linea di 5 giocatori ma era una linea sempre spezzata, perchè la punta del Sassuolo che si staccava per ricevere tra le linee era quasi sempre marcata da uno dei 5 difensori, che cercavano l’anticipo diretto (nel secondo tempo però molte volte non ci hanno più provato). I centrocampisti insieme alle punte hanno sempre chiuso le linee di passaggio stando tutti, compreso Dzeko, dietro la palla e stretti a fare densità centralmente. Inoltre gli inserimenti dei centrocampisti del Sassuolo in fascia erano seguiti sempre da Pellegrini o Villar. I punti deboli? Giocatori come Mkhitaryan, Pedro, Villar e Pellegrini spesso non accorciano a un metro e contrastano poco, quindi il portatore di palla è spesso in palla scoperta. Infatti il Sassuolo ha cercato sovente la palla sopra o la verticalizzazione; ben 12 sono state le azioni molto pericolose del Sassuolo nate da questa situazione. Altre cose fatte non benissimo dalla Roma contro il Sassuolo: i centrocampisti sono stati poco reattivi sulla seconda palla in uscita dall’area e nei cambi di gioco Spinazzola non riusciva mai a leggere le traiettorie per andare in anticipo diretto di testa.
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