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Anche qui l’accordo di sponsorizzazione che fa diventare RedBull “Official Energy Drink Partner” per la stagione 2024/2025 del Toro, pare il preludio di una imminente cessione. Seguono innumerevoli articoli, riflessioni, dibattiti sui social, e nessuno a chiedersi chi possa mai essere il socio di “RedBull” in questa ipotetica avventura, considerato come la filosofia attuale degli austriaci e quella di essere soci di minoranza in qualsiasi nuova avventura calcistica decidano di essere coinvolti. Socio che invece avrebbero trovato se decidessero di dare la scalata alla proprietà della Juventus, e si tratterebbe di un clamoroso ritorno. Andrea Agnelli, secondo Enrico Testa commentatore de “La Stampa”, starebbe per comprarsi, con l’aiuto proprio di “RedBull”, la Juventus dal cugino John Elkann. Sarebbe tutto già stabilito, compreso Jurgen Klopp destinato a sedersi sulla panchina bianconera. Da due giorni l’entusiasmo dei tifosi juventini è alle stelle, perché Andrea, a differenza del cugino John, sa come si vincono gli scudetti. Magari la consulenza della “RedBull” potrebbe finalmente sanare l’atavico problema di non riuscire a vincere la “Champions”, si sa il futuro è sempre roseo. In attesa di una “Offerta Pubblica di Acquisto”, obbligatoria per una società quotata in Borsa, da parte di Andrea Agnelli e “RedBull”, ci si continua ad affacciare dalla finestra delle speranze per coltivare illusioni. La sbornia calcistica della fine del secolo scorso, ci ha lasciati frastornati come dei nobili decaduti incapaci di fermare la rovina un giorno sopraggiunta. Si vorrebbe ancora vivere di feste, di balli, di calici di champagne, e allora ci si acconcia alla questua milionaria, quel luogo tremebondo e opaco dove è più facile trovare il “Gatto e la Volpe” di Collodi che il favoloso tesoro dell’Isola di Montecristo indicato dall’Abate Faria ad un disperato Edmond Dantes, crocevia della rinascita nell’immortale racconto di Alexandre Dumas. Occorrerebbe essere capaci di uscire dalla “Caverna di Platone” in cui si è incatenati, in caso contrario l’unica cosa ad attenderci è il terribile epitaffio scritto da Giuseppe Tomasi di Lampedusa: “…credono di essere perfetti; la loro vanità è più forte della loro miseria”.
Scrittore, sceneggiatore e regista. Tifosissimo granata e già coautore con il compianto Anthony Weatherill della rubrica “Loquor” su Toro News che in suo onore e ricordo continua a curare. Annovera, tra le sue numerose opere e sceneggiature, quella del film “Ora e per sempre”, in memoria del Grande Torino.
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