Il Toro, guidato da Vittorio Pozzo, vanta un livello tecnico molto buono e soprattutto è motivato, ruggente, rampante, cova il desiderio di vincere
In più di 110 anni di onoratissima storia, è capitato più volte che il Toro si facesse notare per dei risultati davvero strabilianti in materia di punteggi. Non basterebbero cinquanta tomi a rievocarli tutti.
Il Grande Torino ha macinato record su record, restando campione indiscusso d'Italia per cinque anni consecutivi nella seconda metà degli anni quaranta. Valentino Mazzola, quando il Toro affrontò il Vicenza il 20 aprile 1947, si rese autore della più veloce tripletta in Serie A, segnando al 29', al 30', al 31'. E parlando di vittorie schiaccianti, nel campionato 1947-48 i granata si distinsero per un trionfo stratosferico di 10 a 0 sull'Alessandria, ottenuto il 2 maggio 1948 in un Filadelfia colmo fino all'orlo.
C'è però una partita che vale la pena rievocare assieme alle altre, un match che si svolse il 7 marzo 1920 e che rappresentò davvero qualcosa di impossibile da eguagliare. Entriamo nel vivo della giornata. I granata stanno ospitando l'Internazionale di Milano. Il fermento è immenso. D’altronde, lo stop forzato dovuto alla Grande Guerra ha aumentato a dismisura il desiderio di tornare alla normalità e godersi una partita di calcio degna di chiamarsi tale. Il campionato è diviso in tre fasi: una fase regionale, in cui i granata riescono a qualificarsi, una interregionale e un’ultima a eliminazione diretta.
Il Toro, guidato da Vittorio Pozzo, vanta un livello tecnico molto buono e soprattutto è motivato, ruggente, rampante, cova il desiderio di vincere. I nerazzurri non sono da meno, famelici di vincere e preparati a pari grado. La partita comincia con i granata a condurre il gioco, chiudendo la prima frazione sul punteggio di 2 a 1. Il tempo comincia ad accanirsi sulle squadre, piove a dirotto, e il campo si trasforma in breve tempo in un pantano difficile da calpestare. Si riparte, e i granata segnano per tre volte consecutive, portando il punteggio sul temibilissimo 5 a 1. C'è chi pensa che la partita sia finita, che non ci sia più niente da fare, che il Toro sia destinato a portarsi la vittoria a casa. Ma il calcio è imprevedibile e l'Internazionale trova il modo di recuperare. In poco tempo, i nerazzurri segnano quattro volte. Parità. Pozzo è furioso e intima ai giocatori di reagire: mancano solo pochi minuti, possono farcela. E ce la fanno. 6 a 5 per loro. Siamo al 90' e pare impossibile che la squadra avversaria riesca a recuperare. Invece lo fa, e il punteggio si assesta sul malefico 6 a 6. Un punteggio davvero tennistico.