Così Serino commenta i temi caldi in casa Toro dopo il derby della Mole
Il Torino pareggia 0-0 il derby contro la Juventus, buona parte dell’opinione pubblica granata giudica positivamente la prestazione della squadra di Juric ma a conti fatti il punto serve a poco per la classifica e, soprattutto, è ancora rinviato l’appuntamento con una vittoria contro i bianconeri. Facciamo il punto a mente fredda sui temi principali legati a quanto si è visto sabato 13 aprile con Serino Rampanti, nella consueta puntata di “Parola al Mister”.
Serino, che derby hai visto? “Questa gara ci dice una cosa lapalissiana: il derby poteva essere vinto ma anche perso. La Juventus, nel primo tempo, ha sprecato due palle gol clamorose, così come ha fatto Lazaro per il Torino, che non ha approfittato della palla gol nel finale di gara. Lazaro, con questo errore clamoroso, conferma in pieno l’insufficienza del suo percorso tecnico nel Torino”.
Quanto è grande il rammarico per il Toro? “Una cosa mi appare chiara, mai la Juventus è stata così scarsa come in questi ultimi campionati. Invito a pensare al valore dei calciatori che impiegava anni fa e paragonarlo con quelli attuali. Di tutti gli allenatori nell’era Cairo, Juric è quello che più ha potuto beneficiare di questo aspetto. Dunque, quando si analizzano i risultati, bisogna tenere ben presente questo fattore. Ripeto, mai nell’era Cairo il Torino ha potuto affrontare una Juventus così scarsa. Non essere riusciti in questi ultimi anni a vincere è un vero peccato. C’è, però, una cosa che è migliorata”.
Quale? “A fine gara non ho notato grandi abbracci e baci tra giocatori di sponde opposte. Come tutti ben ricorderanno, dopo una cocente sconfitta per 4-0 ci furono alcune scene di questo tipo. Altro aspetto che vorrei far notare è la grande partecipazione dei tifosi accorsi allo stadio. È stato davvero uno spettacolo vedere uno stadio così tanto granata. Stando seduto, mi guardavo intorno e mi venivano in mente i nostri tempi, quando lo stadio Comunale nei derby era sempre zeppo, non c’era tutto il colore che c’era sabato però era difficile trovare un posto, anche in piedi. Nelle sfide contro la Juve c’erano sempre 70mila persone. E qui purtroppo non posso fare a meno di ricordare una cosa…”