Il Torino, dopo la sconfitta in casa dell’Inter, chiude a 25 punti il girone di andata della Serie A 2021/2022. Insieme a Serino Rampanti, in questo appuntamento pre-natalizio con “Parola al Mister”, andiamo a tracciare un bilancio di quanto...
Serino, come giudichi il girone di andata concluso dal Torino?
“I 25 punti sono giusti, né più né meno, e rispecchiano quello che la squadra ha fatto in campo. Il Torino si trova in una zona di metà classifica, in compagnia di squadre come Empoli, Bologna, Sassuolo, Verona. Sarà, salvo sorprese, un mini-campionato in cui queste contendenti cercheranno di arrivare davanti alle altre. Certo, da anni si aspetta dal Torino un colpo di reni che possa portare a sperare in qualcosa in più, ma stenta ad arrivare. E dire che io qualche auspicio positivo per la partita in casa dell’Inter ce l’avevo”.
“Pensavo che la regola dell’1-0 contro le grandi potesse essere interrotta, anche perché l’Inter veniva da una striscia di vittorie che prima o poi dovrà interrompersi. Invece puntualmente i granata ci sono ricascati. La considerazione tecnica che mi viene da fare è che gli avversari di alto livello ormai abbiano preso le misure al gioco di Juric, che è ben riconoscibile. La morale della favola è che si può fare risultato contro le squadre più deboli o che si equivalgono alla tua, mentre si perde con quelle superiori. Per riportare entusiasmo ci vorrebbe un exploit, un risultato a sorpresa, che però non arriva mai”.
Chi sono i giocatori che più ti hanno convinto sin qui?
“Vanja se l’è cavata sempre, sta facendo buone figure nonostante fosse stato criticato a priori. Lukic è migliorato, verticalizza di più, però secondo me non è ancora un regista vero e proprio. Un tifoso del Toro Club di Moncalieri con cui ho visto la partita mi chiedeva cosa penso di lui: è migliorato, ma non ha ancora il lancio lungo e non dà ancora i tempi alla squadra, il che significa che in certi momenti devi gestire meglio il pallone. Il regista sa quando bisogna fare possesso per recuperare e quando invece bisogna accelerare la giocata. La conferma più bella così è Bremer. Secondo me è uno dei migliori tre difensori della Serie A insieme a Koulibaly e Skriniar. Ben al di sopra a mio avviso anche di Smalling”.
E da chi invece ti aspetti di più?
“Singo ha margini di miglioramento che però sono ancora inesplorati. Mandragora non è riuscito a prendere in mano il centrocampo a causa dell’infortunio ed è stato scavalcato nelle gerarchie, ora mi chiedo cosa vuol fare da grande. Sanabria, invece, sta confermando il motivo per cui ha girato tante squadre. Quando arriva in una nuova destinazione fa molto bene, poi si “siede” e ha bisogno di essere costantemente pungolato. Ma un allenatore non è che può star sempre lì a pungolare e prima o poi fa altre scelte, come ha fatto Juric a San Siro inserendo Warming. Su di lui apro un capitolo a parte”.