
Fatta questa premessa e tralasciando gli sfinenti imbarazzi societari, torniamo a parlare di campo. Abbiamo giocato una discreta gara, considerando gli undici scesi in campo ed i modesti e sopravvalutati sfidanti. Come già scritto in passato, Juric, pur con i suoi limiti caratteriali, è il nostro paracadute nella confusione generale. Radonijc ha qualità, il russo ha realizzato un gol con un tocco poco banale anzi sapiente, Ricci ha lavorato tanto e bene come pure "udite,udite" Aina...

E tre punti sono in cascina. Nessuna illusione, ma in molti di noi, albergava il timore di uno stordimento della squadra ed invece, come quasi sempre sotto la guida di Juric, i calciatori hanno corso e lottato dimostrando compattezza. Ora abbiamo urgenza di normalità e calma. Il calcio italico, già di fatto fallito, avrà da saldare iva, contributi e ritenute sospesi per tutto il 2022, occorrerá una gestione virtuosa ed intelligente. Vedremo chi sopravviverà. Non è certo questa vittoria a cancellare la sfilza di intollerabili obbrobri comportamentali e strategici di dirigenti e calciatori ai quali abbiamo dovuto assistere allibiti, ma le vittorie per noi tifosi sono balsamo curativo contro tutto e tutti.
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