Quello che preoccupa è che in Italia, sono sempre di meno le realtà che puntano sulle competenze. A tutti i livelli. Non sarà sfuggito a nessuno di voi l'inchiesta delle Iene sui giri di soldi dati a procuratori (nel caso specifico all'agenzia del figlio di Salvatore Bagni, ex scudiero di Maradona nel Napoli di fine anni Ottanta) e ds compiacenti: dall'inchiesta emerge che pagando cifre intorno ai trentamila euro si può garantire ad un giovane calciatore un anno da titolare in Serie C. Robe da far accapponare la pelle! Chi bazzica il mondo del calcio giovanile e dilettantistico sa, però, che purtroppp le voci di tali pratiche sono diffuse più di quanto si immagini: ciò che Le Iene hanno portato a galla con il loro reportage è probabilmente solo la punta dell'iceberg di un malaffare che in maniera odiosa fa principalmente il male del calcio italiano. Ci stupiamo che non emergano talenti dalle giovanili dello stivale, ma forse tale stupore è da ingenui se poi le cose funzionano come ci ha illustrato Salvatore Bagni. Se un DS invece di comprare i giocatori forti per migliorare la rosa della squadra della società per cui lavora prende giocatori che pagano per fare parte della rosa stessa e addirittura per avere un posto da titolare allora è matematico che i risultati siano quelli sotto agli occhi di tutti. È chiaro che in Serie A queste dinamiche siano, per fortuna, quasi impossibili da trovare, ma è altrettanto vero che i DS della massima serie siano spesso "ostaggi" dei procuratori ai quali sono legati mani e piedi perché sono i procuratori stessi, sovente, ad orientare i mercati delle squadre sfruttando le posizioni contrattualmente dominanti dei propri assistiti (si pensi, ad esempio, a cosa succede quando un giocatore a due anni dalla scadenza del contratto decide di non rinnovare con la sua attuale squadra). I bravi ds come Sartori non aspettano che siano i procuratori a proporre i giocatori perché sanno già quali giocatori non ancora al top (e quindi non ancora contrattualmente così forti da "condurre il gioco") siano da prendere e far crescere. La competenza, unita ad un budget sufficientemente adatto allo scopo, può permettere in qualche caso alle squadre medie di far "saltare il banco" del calcio moderno che vorrebbe fossero i fatturati a comandare i risultati. E gli esempi di questo, come detto precedentemente, non mancano affatto. Forse avrete notato in questo mio articolo non citare, quasi mai, il nostro Toro, ma credo sia facile per tutti immaginare il perché...
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Da tempo opinionista di Toro News, do voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finché non è finita.
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