Ciò che sostengo è che ci sia una carenza di un dialogo tra reparti dello staff, in particolare staff medico e staff tecnico. La prevenzione va fatta e il lavoro di squadra va centrato sull’atleta. È assurdo pensare di rimetterlo in piedi subito dopo l’infortunio, bisogna fare in modo di non “romperlo”. Cosa farei io se fossi disposizione del mister Juric? Incentrerei il lavoro sull’analisi posturale dinamica, basata sull’osservazione del movimento in toto; poi chiederei allo staff dei preparatori atletici di concentrarsi sulla massima produzione di forza muscolare di ogni distretto del corpo, in particolare il cosiddetto “Core” e la muscolatura dell’anca.
La cura del giocatore non è affidata solo allo staff medico, ma ribadisco che il lavoro dello staff di preparatori atletici è fondamentale, un passo davvero importante per la “salute fisica” e soprattutto mentale dei giocatori.
Preparatore atletico professionista torinese e allenatore di calcio con patentino Uefa B con un’esperienza ventennale da personal trainer, specializzato in riatletizzazione e allenamenti funzionali, ho lavorato fino al giugno 2020 nel settore giovanile del Torino FC.
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